Gli studi dell’OCSE, del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea, hanno evidenziato che uno dei requisiti che un sistema di bilancio deve avere per assicurare il controllo efficace della spesa, è la trasparenza verso il Parlamento e l’opinione pubblica. L’attività di monitoraggio e controllo dei conti pubblici costituisce quindi uno dei momenti fondamentali per realizzare, nei confronti di tutti i soggetti istituzionali e non, una forma di accountability sulla verifica della coerenza dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi di finanza pubblica programmati (Riforma della contabilità pubblica, Ragioneria Generale Stato).
Il titolo IV della L 196/09 prevede alcuni strumenti di monitoraggio dei conti pubblici (Banca dati unitaria, Siope).
Il sistema di monitoraggio congiunturale dei conti pubblici proposto è necessario:
- per la complessità del ciclo di programmazione economica;
- per la frammentazione e parzialità delle fonti statistiche necessarie per il monitoraggio dei conti pubblici;
- per un’esigenza di informazione tempestiva dei dati di finanza pubblica al fine di ottimizzare le scelte di politica economica e fiscale; rilevante anche ai fini del rispetto dei parametri europei.
- potrebbe rappresentare un nuovo strumento per l’accountability.
La legge n. 196 in diverse occasioni sottolinea il ruolo di controllo e monitoraggio assegnato al Parlamento e, a tale fine, prevede un arricchimento del contenuto informativo dei principali documenti di finanza pubblica.
«Articolo 6 – Accesso alle banche dati e pubblicità di elementi informativi. Ai fini del controllo parlamentare sulla finanza pubblica anche di settore, la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica hanno accesso, sulla base di apposite intese, alle banche dati delle amministrazioni pubbliche e ad ogni altra fonte informativa gestita da soggetti pubblici rilevante ai fini del controllo della finanza pubblica».
Con le stesse finalità l’articolo 14 (comma 1 lettera e) sancisce, in via rafforzativa, l’accesso alle informazioni contenute nella banca dati unitaria (di cui all’articolo 13) alle Camere per garantire il pieno espletamento dei compiti loro assegnati.
Il monitoraggio congiunturale dei conti pubblici (MCCP) è uno strumento di analisi che consente di osservare la dinamica dei principali indicatori congiunturali di finanza pubblica e della sostenibilità del debito pubblico rispetto ai valori previsti nel DEF per l’anno corrente.
Il principale vantaggio di questo sistema è legato alla tempestività delle stime, in quanto permette di conoscere la differenza dai valori di benchmark del DEF, permettendo un’analisi anticipata dell’andamento annuale dei conti pubblici, necessaria per programmare misure correttive di politica economica e fiscale.
Il metodo è basato sull’annualizzazione del dato trimestrale degli indicatori considerati. Sommando il valore del trimestre corrente con quello dei tre trimestri immediatamente precedenti, si ottiene il valore cumulato di 12 mesi. Il dato annualizzato del quarto trimestre coincide quindi con il dato annuale. L’output che ne deriva consente di monitorare su base trimestrale i fattori che determinano l’incremento del debito pubblico e della sua sostenibilità.
I recenti articoli pubblicati su questo sito “Dal primo trimestre 2013 arrivano segnali negativi sui conti pubblici italiani” “Il debito pubblico e i fattori che lo determinano” ne rappresentano un esempio significativo di output del metodo.
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