La rete informativa UE: caos di siti internet

a cura di Monica Montella

Per ottimizzare al meglio i fondi europei 2014-2020 dobbiamo capire cosa non ha funzionato nella precedente edizione soprattutto riguardo la comunicazione e la circolazione delle informazioni.

Uno strumento informativo disponibile on line è una guida per principianti creata proprio per i cittadini o le imprese per essere informati a seconda del tipo di finanziamento e/o progetto dando specifiche informazioni a chi possono rivolgersi cioè a quale interlocutore o rete informativa per ottenere tutte le notizie necessarie. Molte di queste informazioni sono disponibili soprattutto su Internet. Ma quali sono queste reti di informazioni che fino ad oggi, visti i scarsi risultati, in Italia non hanno funzionato efficacemente  ad aiutare imprese e cittadini italiani?

Premesso che buona parte dei fondi strutturali dell’Unione Europea sono gestiti a livello nazionale o regionale e i progetti sono selezionati dalle competenti autorità (oltre il 76% del bilancio dell’Unione è gestito dalle autorità nazionali e regionali). Per questo motivo le autorità nazionali, regionali o locali dovrebbero essere in grado di fornire le informazioni necessarie e gli strumenti di sostegno adeguati per far sì che le informazioni raggiungono la maggior parte degli utenti interessati.

La Commissione Europea gestisce solo il 22% sotto forma di sovvenzioni del bilancio UE. Negli inviti a presentare proposte lanciati nell’ambito dei singoli programmi i paesi possono presentare direttamente un progetto i cui criteri di selezione sono precisati nei bandi e le procedure per richiedere le sovvenzioni dell’Unione sono indicate di volta in volta (ricerca, istruzione, sanità e iniziative per i giovani) purché il progetto sia transnazionale, sostenibile e apporti valore aggiunto. Le domande possono essere presentate direttamente alla Commissione europea o all’agenzia esecutiva che gestisce il programma.

Solo il 2% è gestito da paesi terzi o organizzazioni internazionali (Croce Rossa, Organizzazioni delle Nazioni Unite).

Per tutti i programmi, i singoli Stati designano un’autorità di gestione (a livello nazionale, regionale o ad altri livelli) che ha il compito di informare i potenziali beneficiari, selezionare progetti e monitorare la realizzazione in generale.

In particolare in ogni regione abbiamo l’elenco delle autorità di gestione dei fondi strutturali la cui responsabilità è trasferita agli Stati membri anche riguardo la gestione dettagliata dei programmi che ricevono sostegno dai Fondi strutturali. Inoltre abbiamo lo Strumento di assistenza preadesione (IPA) che è il mezzo con cui l’UE sostiene le riforme nei ‘paesi dell’allargamento‘ con l’aiuto finanziario e tecnico.

Alla Commissione europea oltre a gestire i programmi a gestione diretta spetta anche la gestione della rete informativa affidandone il coordinamento territoriale alla Rappresentanza della Commissione europea in Italia mentre i contenuti presenti nei siti territoriali per la circolazione delle informazioni spetta ai responsabili delle autorità nazionali.

Abbiamo 11 reti  specializzate ma le due reti principali sono: la rete Enterprise Europe che è la rete d’informazione dell’Unione per le imprese e le piccole e medie imprese (PMI, l’Unione europea definisce PMI le imprese con meno di 250 dipendenti, con un fatturato annuo fino a 50 milioni di euro o un bilancio totale che non superi i 43 milioni di euro) e la Europe Direct che riunisce mezzo miliardo di cittadini in tutta Europa e quindi è destinata a tutti gli altri beneficiari diversi dalle imprese.

L’Europa non è a Bruxelles, ma è a portata di mano”. Questo è lo slogan che compare sul sito della Commissione Europea dove viene presentata la struttura delle reti di informazione presenti in tutta Italia. “I cittadini che desiderano conoscere meglio l’Europa e i suoi programmi, i giovani che vogliono coglierne le opportunità, le imprese e le associazioni che desiderano beneficiare degli interventi europei possono ottenere le informazioni ricercate non soltanto sul sito Internet dell’Unione Europea, ma anche nelle centinaia di centri di informazione disseminati in tutta Europa“.

Quindi dando un’occhiata al sito della Commissione Europea “Rappresentanza in Italia” emerge che in Italia abbiamo reti di informazioni dislocate su tutto il territorio nazionale, ma a cosa sono serviti fino ad oggi?

Cerchiamo di capire l’utilità di questa struttura informativa europea e soprattutto che ruolo ha avuto e che avrà nei riguardi dell’utilizzo dei nuovi fondi europei.
Le reti di informazioni sono suddivise per tre tipologie di diffusione:  “rete Europe direct“; centri di documentazione europea e altre reti di informazioni (enterprise europe network).
In primo luogo da come emerge nel sito le reti sono state differenziate per tipologia di utente destinatario delle informazioni: cittadini, ricercatori o studenti universitari, giovani cittadini europei e imprese (attraverso rete Enterprise Europe).

Per i cittadini
è stata attivata la nuova rete dei centri d’informazione “Europe Direct” (numerosi centri in Italia più decine di punti decentrati), che si propone di fornire informazioni, materiale, consulenze a tutte le persone, organizzazioni, scuole o giornalisti interessati all’Europa.

A questo link trovate cos’è “Europe Direct” cosa offre:

  • un servizio centrale d’informazione disponibile al telefono o su internet;
  • servizi locali d’informazione in tutti i paesi dell’UE, che forniscono informazioni personalizzate.
  • Sono previsti 2 tipi di assistenza:
    • informazioni generali – contatta un centro d’informazione (EDIC);
    • informazioni dettagliate – contatta o visita un centro di documentazione (EDC), dove potrai anche visionare le pubblicazioni ufficiali dell’UE.

    C’è pure il servizio della web chat a questo link  sull’efficacia del servizio.

La missione di Europe direct consiste nel:

1) permettere ai cittadini di ottenere informazioni, consulenze, assistenza e risposte a domande sulle istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le possibilità di finanziamento dell’Unione Europea;

2) promuovere attivamente a livello locale e regionale il dibattito pubblico e l’interesse dei media sull’Unione Europea e le sue politiche;

3) collaborare con il mondo della scuola e della società civile per sensibilizzare i cittadini delle aree interessate ai temi della cittadinanza e dell’unificazione europea;

4) consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e regionali;

5) offrire ai cittadini la possibilità di comunicare con le istituzioni europee, in forma di domande, pareri e suggerimenti.

Tra i numerosi servizi spicca “offrire una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e guide gratuiti su come funzionano le istituzioni dell’Unione Europea, i Trattati su cui si fonda, gli atti legislativi che produce e attua di concerto con i Governi nazionali, le principali politiche comuni, le opportunità di finanziamento per enti, imprese e organizzazioni della società civile;“.

Leggere la mission europea comunicazione sembra perfetta, eppure in Italia non ha funzionato!! Perchè? Queste reti informative avrebbero dovuto aiutare enti, imprese e organizzazioni su quelle che potevano essere le opportunità di finanziamento europeo. Ma il fatto che è stato delegato al nostro paese la responsabilità di gestione delle informazioni anche su questo aspetto non abbiamo brillato.

Per specifici cittadini ricercatori o studenti universitari
E’ attiva da anni la rete dei Centri di Documentazione Europea, tra i quali numerosi sono localizzati presso biblioteche universitarie.

Per i giovani cittadini
I Punti Locali offrono servizi gratuiti di informazione sui programmi e sulle opportunità offerte dall’Unione Europea e il Consiglio d’Europa nel settore della gioventù.

Per le imprese
La rete Enterprise Europe con oltre 500 punti di contatto e 4.000 esperti è la principale rete europea per quanto riguarda la fornitura di competenze e servizi alle imprese, aiuta le piccole imprese a sfruttare al meglio le opportunità offerte dal mercato europeo. Le imprese italiane hanno mai ricevuto questo tipo di servizi da queste reti informative?

Qual’è il contributo che la rete Europe Direct, insieme con le altre reti di informazione dell’UE, può offrire nel dare aiuto e risposta concreta sul territorio a cittadini e imprese? Se andiamo ad approfondire la struttura delle reti presenti in Italia molte sono le sorprese da scoprire. Si pubblicizza la nuova rete dei centri Europe Direct 2013 – 2017 – Il lancio ufficiale in Italia e in Europa ma a cosa serve?

Leggi pure

 

La riproduzione di questo articolo è autorizzata a condizione che sia citata la fonte:
http://www.monicamontella.it/

Google+ Comments