L’Autorità Anticorruzione nella recente delibera sull’attività ispettiva ha sancito che “la documentazione acquisita e i dati estrapolati dalla Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP), relativi al periodo contrattuale 2012-2014 di Roma Capitale, hanno palesato il ricorso generalizzato ed indiscriminato a procedure prive di evidenza pubblica, in difformità ed in elusione alla normativa di settore, con conseguente incremento di possibili fenomeni distorsivi che agevolano il radicarsi di prassi corruttive“.
Un utilizzo indescriminato a Roma di procedure in affidamenti diretti (ex art. 5 della l. n. 381/1991 Cooperative Sociali) o di lavori in economia con affidamento diretto o di lavori in economia –cottimo fiduciario o molteplici procedure negoziate previa o senza pubblicazione del bando di gara (ex art. 125 del Codice dei contratti pubblici).
Grazie all’ art. 1, comma 32, della Legge n. 190/2012 e alla legge sulla trasparenza è stato possibile quantificare l’entità economica attraverso i dati pubblicati sui Bandi di gara e contratti (art. 37, artt. 63, 65, 66 d.lgs 163/2006, art. 1 comma 32 L. 190/2012) nel sito web di Roma Capitale, le informazioni scaricate hanno permesso l’analisi dell’importo di aggiudicazione delle gare di appalto al lordo degli oneri di sicurezza ed al netto dell’IVA.
La legge prevede – entro il 31 gennaio di ogni anno – la pubblicazione di tabelle riassuntive dei dati riferiti agli anni precedenti, liberamente scaricabili in formato digitale standard aperto[1] , da trasmettere digitalmente. Per questo adempimento da svolgere nei confronti dell’AVCP, la prima delle scadenze annuali si è collocata quindi al 31 gennaio 2016 per appalti 2015.
Ad oggi non avendo ancora a disposizione i dati di consuntivo del bilancio 2015 di Roma Capitale, e non avendo a disposizione nessun tipo di informazione sull’anno 2015 appena trascorso possiamo solo basarci sui dati di spesa in appalti che i vari dipartimenti hanno speso per le attività legate all’istruzione pubblica, alle attività culturali, allo sport e alle manifestazioni sportive, alla viabilità, alle spese di manutenzione ordinaria per strade, spese di manutenzione ordinaria e utenze per la pubblica illuminazione, alla gestione del territorio, al settore sociale nel campo dello sviluppo economico e turistico ecc.
Nella tavola seguente è evidenziata una tabella riepilogativa dell’importo speso a Roma Capitale per appalti nel 2015, un valore shock dell’importo totale di aggiudicazione di quasi 2,5 miliardi di euro, precisamente 856 euro per abitante romano speso dall’ammnistrazione capitolina, con un incremento del 360% rispetto al 2014; soltanto il Dipartimento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana ha speso in autonomia un miliardo e 400 milioni di euro in appalti.
Da sottolineare che l’importo è sottostimato sia per la mancanza di alcuni dati non pubblicati come prescrive la legge sulla trasparenza sia perché molti importi sono compresi di scritta IVA esclusa e quindi andrebbero aggiunti gli importi dell’imposta sul valore aggiunto non calcolati in questi dati pubblicati. Inoltre molti importi sono stati “puliti” per poter procedere alla somma dell’importo totale in quanto non risultavano in formato numero (molti avevano la dizione EURO oppure la scritta esclusa IVA ecc.).
Fonte: Comune di Roma, Amministrazione Trasparente, Bandi di gara e contratti
Un atto molto importante con cui la Giunta di un Comune traduce gli stanziamenti di bilancio, nonché le indicazioni e le linee di guida espresse nella relazione previsionale e programmatica, in obiettivi gestionali, da assegnare ai responsabili delle unità organizzative (dirigenti dell’Ente), correlati alle risorse finanziarie necessarie per conseguirli è il PEG (Piano Esecutivo di Gestione) cioè la “capacità di spesa” delle strutture che formano l’organizzazione dell’Ente. L’ultimo piano disponibile è quello Deliberato dalla Giunta Capitolina il 23 giugno 2015 (n. 200 PDF/A).
Nella tavola seguente è evidenziato il riepilogo appalti del 2015 delle strutture di linea di Roma Capitale (Strutture di Linea PDF/A). L’importo speso è più di 1,6 miliardi di euro più del doppio rispetto al 2014 di cui 1,4 speso soltanto dal dipartimento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana. Ogni abitante romano ha speso in media 585 euro per le gare espletate nel 2015 dai vari dipartimenti rispetto ai 248 euro spesi nel 2014. Il dipartimento politiche sociali, sussidarietà e salute è quello che ha pubblicato i dati di scarsa qualità (evidenziato in celeste).
Fonte: Comune di Roma, Amministrazione Trasparente, Bandi di gara e contratti
Nella tavola seguente è evidenziato il riepilogo appalti del 2015 delle strutture di supporto di Roma Capitale (- Strutture di Supporto PDF/A). Molto interessante è notare la differenza di importo speso dal Gabinetto del Sindaco Marino (3.232.636 euro) rispetto a quello speso dal Commissario straordinario (880.911).
Fonte: Comune di Roma, Amministrazione Trasparente, Bandi di gara e contratti
Nella tavola seguente è evidenziato il riepilogo appalti del 2015 delle strutture di staff di Roma Capitale (- Strutture di Staff PDF/A). Il Dipartimento Risorse economiche è evidenziato in azzurro in quanto i dati pubblicati in Amministrazione Trasparente sono di scarsa qualità (importi con il simbolo €, oppure vi è la scritta esclusa IVA al 22% o con IVA esclusa al 4% in tutti possibili modi, importi con doppia virgola ecc. ecc.).
Fonte: Comune di Roma, Amministrazione Trasparente, Bandi di gara e contratti
Nella tavola seguente è evidenziato il riepilogo appalti del 2015 dei Municipi di Roma Capitale (- Strutture Territoriali PDF/A). Tutti i municipi hanno speso quasi 600 mila euro. Gli importi in rosso presenti nel 2014 erano dati anomali, ad esempio il municipio III, il municipio VII, il municipio IX e il municipio XV. In particolare nel 2015 alcuni di questi municipi hanno decisamente variato l’entità dell’importo, escluso il municipio XV che continua a permanere un basso importo di spesa in appalti.
Fonte: Comune di Roma, Amministrazione Trasparente, Bandi di gara e contratti
Note:
[1] In proposito l’Autorità ha fornito, con Deliberazione n.26 del 22 maggio 2013 e successivo Comunicato del Presidente del 13 giugno 2013, le specifiche del ‘set’ di dati richiesto e del relativo formato, chiarendo altresì che – in sede di prima applicazione – la trasmissione si intende assolta comunicando la URL di pubblicazione dei suddetti dati, in formato XML.
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