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AMA e Roma Capitale intrattengono rapporti regolati da diversi contratti di servizio, tra cui quello per la gestione dell’igiene urbana, il contratto relativo ai servizi funebri e cimiteriali, e altri accordi per servizi extra-TARI, quali la rimozione dei manifesti abusivi, la gestione dell’igiene urbana in occasione di eventi pubblici e la bonifica di aree pubbliche e private. Tra questi, il contratto per la gestione dei servizi funebri e cimiteriali riveste un’importanza particolare per i cittadini di Roma.
Un pò di storia…..
1. Analisi del Contratto – Deliberazione del Consiglio Comunale n. 42/2005
Negli anni 1997-1998, il Consiglio Comunale di Roma deliberò l’accorpamento dei servizi funebri e cimiteriali all’Azienda Speciale AMA. Successivamente, con la deliberazione n. 141 del 2 agosto 2000, fu approvata la trasformazione dell’Azienda Speciale in società per azioni, AMA S.p.A., con una durata fissata fino al 31 dicembre 2100 e un capitale sociale di 70 milioni di euro. L’affidamento dei servizi precedentemente gestiti dall’Azienda Speciale venne confermato alla nuova società[1].
Nel 2005, con la deliberazione n. 42 del 22 febbraio 2005 Sindaco Veltroni, furono definiti gli indirizzi programmatici per la stipula del Contratto di Servizio con AMA S.p.A. per la gestione dei servizi funebri e cimiteriali. Tra gli obblighi previsti:
- Il Dipartimento competente avrebbe dovuto istituire una commissione di vigilanza per monitorare l’adempimento degli obblighi contrattuali e i risultati conseguiti, attraverso report quadrimestrali aziendali.
- AMA S.p.A. avrebbe dovuto completare l’informatizzazione della gestione documentale e aggiornare la modulistica.
- Per i cittadini, era previsto un maggiore accesso alle informazioni sui servizi tramite un sito web dedicato e banche dati online, nonché l’attivazione di strumenti di reclamo e monitoraggio del servizio.
Dal 2006, AMA S.p.A. è stata delegata a riscuotere direttamente dai clienti i pagamenti per i servizi funebri e cimiteriali, inclusi i canoni di concessione e nolo. Tuttavia, la titolarità di tali proventi restava al Comune di Roma, che li iscriveva nel proprio bilancio come previsioni di entrata. I costi avrebbero dovuto essere interamente coperti dai ricavi derivanti dalle operazioni cimiteriali e dalle concessioni di loculi e aree. Parte dei proventi delle concessioni cimiteriali doveva essere destinata, come previsto dal Contratto di Servizio, a investimenti e alla retrocessione di loculi e aree. Gli investimenti avrebbero dovuto migliorare la qualità e la capacità delle strutture cimiteriali.
Tra il 2004 e il 2007, il bilancio di AMA riportava solo l’importo relativo alla “gestione servizi – ricavi da incasso Comune”, ovvero la somma riscossa direttamente dal Comune per effetto del contratto in vigore. L’importo di riferimento, pari a 15.618.953 euro nel 2004, costituì la base per il contratto di servizio stipulato tra il Comune di Roma e AMA S.p.A. per il periodo 2008-2017.
Per il periodo 2006-2011 (Sindaci Veltroni e Alemanno), il contratto di servizio stabiliva un importo annuo di 15.618.953,11 euro, con almeno 5 milioni di euro destinati a:
4 milioni di euro per investimenti[2], tra cui l’ampliamento e la ristrutturazione dei cimiteri comunali intesi come realizzazione, potenziamenti e ampliamenti dei cimiteri comunali e interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione degli stessi e per Euro 1.000.000,00 ai rimborsi da corrispondere ai cittadini in caso di retrocessioni di aree o di loculi”..
2. Analisi del Contratto (prorogato fino al 2017)
Nel 2007, il Consiglio Comunale approvò un nuovo contratto di servizio (deliberazione del Consiglio Comunale n° 74 del 28 febbraio 2007), con una durata di sei anni, regolando gli impegni reciproci tra il Comune di Roma e AMA S.p.A.
Dal bilancio 2007, le entrate sono state suddivise in due voci distinte:
- “Gestione servizi – ricavi da incasso Comune”
- “Gestione servizi – ricavi da privati”
Il totale dei ricavi ammontava a circa 40 milioni di euro.
Per comprendere le dimensioni dei servizi gestiti da AMA, nel solo 2007 la società ha effettuato circa 50.000 operazioni cimiteriali (tra cremazioni, tumulazioni e altre attività) per un totale di circa 30.000 decessi. Nello stesso anno sono stati assegnati in concessione 10.798 loculi, di cui 231 destinati alla costruzione di manufatti privati. Inoltre, nel cimitero Laurentino sono stati costruiti 8.000 loculi e 1.582 ossari/cinerari.
La Tavola 1 illustra il numero totale di decessi gestiti dalla società partecipata e dalla Polizia Mortuaria, evidenziando l’importanza di una gestione efficace dei servizi funebri e cimiteriali. Da notare che il regolamento di polizia mortuaria è fermo al 30 ottobre del 1979.
Tavola 1 – Numero decessi da report statistico, anni 2006-2016
Fonte: AMA S.p.A.
3. Gli incassi per la vendita delle concessioni
Nel 2007, gli incassi per la vendita delle concessioni (loculi e aree private) ammontavano a 18 milioni di euro, di cui 3 milioni derivanti dai rinnovi. Roma Capitale ha incassato direttamente 18.319.940 euro.
Dalle informazioni disponibili è possibile quindi quantificare la cifra di 78 milioni di euro della vendita per concessione loculi dal 2010 al 2013 (Tavola 2). Tuttavia, non è stato possibile determinare gli importi relativi agli anni 2008 e 2009 a causa della mancanza di informazioni sul sito AMA per quel periodo[3].
Tavola 2 – Dati economici da report statistico e incasso diretto Comune di Roma per servizi cimiteriali, anni 2004-2016
Fonte: AMA S.p.A.
AMA avrebbe dovuto presentare un rendiconto dettagliato per consentire di determinare il costo effettivo dei servizi erogati e calcolare l’eventuale differenziale a debito o a credito. Tale differenza avrebbe dovuto essere gestita applicando i commi 6 e 7 dell’art. 10 dello schema di contratto di deliberazione n. 42 del 22 febbraio 2005. Tuttavia, nei bilanci di AMA S.p.A. non è presente un rendiconto dettagliato per singolo servizio, ma solo l’ammontare complessivo dei servizi resi.
Secondo la delibera 74/2007, art. 14, AMA S.p.A. avrebbe dovuto mantenere una contabilità separata per i servizi regolati dal contratto, distinta dal bilancio complessivo della società. Questo avrebbe permesso di rilevare in modo trasparente i costi e i ricavi del settore cimiteriale. Inoltre, il bilancio AMA avrebbe dovuto includere un conto economico specifico per la gestione dei servizi cimiteriali, basato su una contabilità analitica per centri di costo e redatto in forma riclassificata.
È importante sottolineare che il contratto di servizio del 2007 è stato prorogato fino al 31 dicembre 2017[4], prolungandone la validità per dieci anni. A partire dal 2007, il finanziamento del servizio è stato fissato in 30.790.270 euro (art. 10, delibera 74/2007), suddivisi come segue:
- 15.618.953 euro a carico di Roma Capitale, finanziati con i proventi derivanti dalle concessioni cimiteriali di loculi e aree. AMA S.p.A., pur incassando direttamente tali proventi, avrebbe dovuto evidenziarli in bilancio sia nelle entrate che nelle uscite.
- 7.336.886 euro derivanti dai proventi delle operazioni cimiteriali richieste dai cittadini.
- 7.391.821 euro provenienti dalle attività svolte dall’agenzia di onoranze funebri e dal servizio di trasporto.
- 442.610 euro derivanti da servizi minori non in privativa.
Tuttavia, emerge una discrepanza significativa: se AMA ha incassato 40 milioni di euro per conto di Roma Capitale, ma ha rendicontato solo 30 milioni di euro in base al contratto di servizio, dove sono finiti i 10 milioni di euro di differenza? Tutti tacciono.
Questa somma avrebbe dovuto essere riversata a Roma Capitale, poiché AMA ha incassato più di quanto stabilito dal contratto. Di conseguenza, sarebbe stato necessario determinare l’eventuale differenziale a credito. Tuttavia, nei bilanci sembra che tale importo sia rimasto tra le attività dell’azienda, senza un chiaro trasferimento all’amministrazione comunale.
Tavola 3 – Finanziamento come da contratto del servizio necroscopico e cimiteriale per tipologia di provento, anni 2008-2017
I proventi derivanti dalle concessioni cimiteriali di loculi e aree, incassati da AMA per conto di Roma Capitale, ammontano a 156.189.530 euro in dieci anni, come evidenziato nella tavola precedente. Di conseguenza, la cifra complessiva gestita direttamente da AMA in base al contratto ha raggiunto quasi 308 milioni di euro.
Tuttavia, una parte degli incassi effettivi di AMA è riportata nella tavola 4, dove si evidenzia una differenza di 42 milioni di euro nei proventi delle operazioni cimiteriali, con un incremento significativo a partire dal 2009. Secondo l’articolo 10, comma 6, del contratto di servizio, eventuali ricavi eccedenti avrebbero dovuto essere riversati all’amministrazione capitolina. Tuttavia, non risulta chiaro se e in che misura ciò sia avvenuto.
Tavola 4 – Proventi da operazioni cimiteriali erogate a favore dei cittadini richiedenti per anno, numero cremazioni e incassi di AMA da operazioni cimiteriali/cremazioni e differenza rispetto all’importo da contratto di servizio. Anni 2004-2016
Fonte: elaborazione su dati di AMA S.p.A. del Bilancio e del report statistico
Dalla Tavola 5 emerge che l’importo base del contratto di servizio per la gestione delle concessioni era fissato a 15.618.953 euro, mentre nel bilancio del 2007 risulta un incasso di 18.319.940 euro. Questo implica che, già dall’inizio, il contratto avrebbe generato un differenziale di 2.700.000 euro a favore di Roma Capitale.
Una discrepanza simile si riscontra anche nel 2010, come evidenziato nel report statistico pubblicato da AMA. In quell’anno, gli incassi registrati dalla società per conto di Roma Capitale ammontavano a 20 milioni di euro, superando di gran lunga i 15,6 milioni di euro previsti dal contratto per le concessioni di loculi.
Tavola 5 – Attività legate a loculi, numero loculi scaduti di cui assegnati rinnovati e retrocessi. Numero loculi rimborsati per anno. Incassi di AMA da assegnazione di concessione di aree e loculi e differenza rispetto al contratto di servizio. Anni 2004-2016
Fonte: elaborazione su dati di AMA S.p.A. del Bilancio e del report statistico
Inoltre, AMA ha incassato quasi 43 milioni di euro in più rispetto al previsto dai proventi delle operazioni cimiteriali. Allo stesso tempo, ha registrato circa 20 milioni di euro in meno per il servizio di trasporto funebre. Tuttavia, è probabile che quest’ultima voce sia stata riassegnata a partire dal 2013 sotto la categoria di bilancio “altri ricavi funebri e cimiteriali”, come indicato nella Tavola 6.
Questo aspetto avrebbe meritato un approfondimento specifico per chiarire la corretta imputazione contabile di tali importi.
Tavola 6 – Attività legate a operazioni di agenzia e trasporti, rispetto al contratto di servizio proventi derivanti da attività svolte dall’agenzia di onoranze funebri e dal trasporto. Anni 2004-2016
Fonte: elaborazione su dati di AMA S.p.A. del Bilancio e del report statistico
Il bilancio di AMA avrebbe dovuto includere una contabilità distinta per i servizi regolati dal contratto, separata dal bilancio complessivo della società, come previsto dall’articolo 14 della Delibera 74 sugli obblighi contabili di AMA. Questo avrebbe permesso di rilevare con precisione i costi e i ricavi del settore specifico.
Inoltre, AMA avrebbe dovuto predisporre un conto economico dedicato alla gestione dei servizi cimiteriali, basato su una contabilità analitica per centri di costo, redatto in forma riclassificata per garantire maggiore trasparenza.
Tuttavia, nel bilancio AMA, pubblicato nella sezione Amministrazione Trasparente, le voci di corrispettivo e altri ricavi risultano aggregate, come evidenziato nella tavola seguente. Di conseguenza, non è possibile determinare con esattezza quanto AMA abbia effettivamente incassato dai proventi delle concessioni cimiteriali di aree e loculi, né dagli altri proventi connessi.
Tavola 7 – Voci di bilancio dei costi e ricavi dei servizi cimiteriali riportati nel bilancio di AMA S.p.A. anni 2008-2016
Fonte: AMA S.p.A. *Le cremazione sono a pagamento dal 1 agosto 2010 mentre prima erano rimborsati da Roma poiché gratuiti per i residenti
I ricavi da servizi cimiteriali riportati nei bilanci AMA per gli anni 2010-2013 risultano significativamente inferiori rispetto ai valori indicati nei report statistici diffusi fino al 2013 sul web dalla società.. A partire dal 2014, queste informazioni non sono più state incluse nei report pubblicati online.
Per quanto riguarda i costi, AMA ha certificato dal 2010 un importo di 33 milioni di euro, sceso a 27 milioni di euro nel 2016. Tuttavia, AMA ha continuato a riscuotere circa 40 milioni di euro l’anno per conto di Roma Capitale, anche in conseguenza dell’aumento del numero di decessi. La differenza tra i ricavi e i costi effettivi del servizio rappresenta un credito vantato da Roma Capitale nei confronti di AMA.
Purtroppo, dal bilancio AMA non è possibile distinguere con chiarezza la natura del credito che la società vanta nei confronti della controllante per il servizio reso.
4 – Analisi del Bilancio di Roma Capitale (Rendiconto di Gestione)
Dall’analisi dei rendiconti di gestione relativi agli anni 2008-2011[5], emerge che l’importo riportato per il contratto di servizio tra Comune di Roma e AMA S.p.A. per la gestione dei Servizi Funebri e Cimiteriali è pari a 15.618.953,11 euro. Di questa somma, almeno 5 milioni di euro dovevano essere destinati a specifiche finalità:
- 4 milioni di euro per investimenti,
- 1 milione di euro per rimborsi ai cittadini in caso di retrocessione di aree o loculi, come previsto dalla Delibera del Consiglio Comunale n. 42/2005.
Anche nei rendiconti di gestione di Roma Capitale, tuttavia, mancano dettagli sui proventi derivanti dai servizi cimiteriali . Gli unici dati disponibili si trovano nel database BI Explore, che riporta le entrate previsionali e accertate (Tavola 8) e gli impegni ancora aperti (Tavola 9). Tuttavia, non è presente alcuna tavola sintetica che riepiloghi i proventi derivanti dai servizi necroscopici e cimiteriali.
Di conseguenza, per tutti questi anni, anche la Ragioneria Generale di Roma Capitale non ha evidenziato esplicitamente i proventi del servizio necroscopico e cimiteriale all’interno del rendiconto di gestione.
Tavola 8– Entrate attuale e accertate del dipartimento tutela ambientale del servizio necroscopico e cimiteriale, anni 2008-2016
Fonte: Ragioneria Generale di Roma Capitale
Nella Tavola 9 sono riportati gli importi degli impegni destinati a coprire i maggiori costi sostenuti da AMA S.p.A., che il Comune di Roma non ha ancora riconciliato. Per ciascun anno, è evidenziato l’importo ordinario ancora aperto.
Tavola 9 – Impegni per importo ordinario e aperto per descrizione del dipartimento tutela ambientale del servizio necroscopico e cimiteriale, anni 2007-2017Fonte: Ragioneria Generale di Roma Capitale
A conferma di quanto analizzato, osservando i residui riportati nel bilancio del Comune di Roma per il servizio necroscopico e cimiteriale (Tavola 10), si nota la presenza di residui attivi per un totale di 46 milioni di euro tra il 2014 e il 2017, mentre i residui passivi, a partire dal 2000, ammontano a 83 milioni di euro. Tuttavia, AMA ha contabilizzato questi importi nel proprio bilancio tra i crediti vantati nei confronti del Comune.
L’analisi del primo bilancio Consolidato di Roma Capitale per l’esercizio 2016 (art. 11-bis del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i. – Protocollo N. 25885 del 08/09/2017) evidenzia che AMA, in virtù dei contratti di servizio stipulati con l’Amministrazione, ha incassato somme extra-TARI, tra cui i proventi dei servizi cimiteriali (ad esempio, concessioni di loculi), che l’Ente dovrebbe compensare in cassa al momento del pagamento dei corrispettivi.
Dalle operazioni di riconciliazione tra debiti e crediti, è emerso un disallineamento tra le fatture chiuse nella contabilità di AMA e quelle registrate da Roma Capitale. Ciò ha portato la società a dichiarare di vantare crediti nei confronti dell’Amministrazione, mentre per quest’ultima tali importi risultano già saldati e viceversa. Inoltre, è stato rilevato che, a fronte di alcune anticipazioni di cassa effettuate da Roma Capitale a AMA, la società ha compensato fatture diverse da quelle registrate dalla struttura competente.
A conferma di quanto analizzato se notiamo i residui che il Comune di Roma riporta nel bilancio per il servizio necroscopico e cimiteriale (Tavola 10) possiamo notare che risultano ancora residui attivi per una cifra di 46 milioni di euro dal 2014 al 2017, mentre passivi per 83 milioni di euro a partire dal 2000 che però AMA li ha contabilizzati nel suo bilancio tra i propri crediti.
Tavola 10 – Residui attivi e passivi del servizio necroscopico e cimiteriale, anni 2000-2017
Fonte: Ragioneria Generale di Roma Capitale
La fase di riconciliazione dei debiti e crediti tra Roma Capitale e AMA è ancora in corso, in relazione alle somme riscosse dalla società per conto dell’Amministrazione.
In sintesi, AMA sostiene di vantare un credito di 83 milioni di euro nei confronti di Roma Capitale, ma dai dati disponibili sembrerebbe che, al contrario, sia il Comune a dover recuperare tale importo.
Questa situazione ha avuto ripercussioni anche sulla approvazione del bilancio consolidato di Roma Capitale per l’anno 2017, che risulta ancora in sospeso proprio a causa delle difficoltà nella riconciliazione contabile.
Di conseguenza, il contenzioso tra le parti rimane aperto, e la riconciliazione dei crediti e debiti maturati nel corso della vigenza del contratto di servizio è ancora in fase di definizione.
Per dimostrare che i corrispettivi applicati dall’azienda sarebbero inferiori ai prezzi di mercato, AMA ha condotto un’analisi comparativa tra:
- Il prezzo medio per tipo di operazione cimiteriale rilevato nelle grandi città;
- Il prezzo stimato sulla base della metodologia di determinazione dei costi per operazione riportata nel bando CONSIP del novembre 2017[6];
- Il dato AMA.
Di seguito, la metodologia adottata per la determinazione dei costi per operazione, come indicato nel bando CONSIP del novembre 2017:
Fonte: Nuovo contratto AMA S.p.A.
Si osserva che, nell’ambito della gara CONSIP, la definizione dei costi per materiali e noli (D), stabilita come prezzo fisso, risulta particolarmente elevata per alcune operazioni.Fonte: AMA S.p.A.
Il dato AMA, per alcune operazioni, risulta superiore alla media delle grandi città, ma inferiore rispetto al valore CONSIP. Questo esito ha consolidato la scelta di determinare i corrispettivi unitari da inserire nel nuovo contratto, che costituiranno la base dei ricavi di AMA in relazione al numero di servizi e operazioni cimiteriali effettuate.
Di seguito sono riportati i corrispettivi unitari al netto IVA che AMA percepirà in base al numero di servizi e operazioni cimiteriali eseguite per le seguenti categorie:
- Nuove concessioni per loculi, salme, ossari, cinerari o rinnovi;
- Nuove concessioni di aree destinate a manufatti privati;
- Attività di supporto;
- Retrocessioni e rimborsi per loculi e aree;
- Retrocessioni di manufatti;
- Operazioni cimiteriali, tra cui sepolture, esumazioni, estumulazioni, traslazioni e dispersione delle ceneri.
Fonte: AMA S.p.A.
Nell’allegato A del nuovo contratto di servizio non è esplicitamente indicato il numero di retrocessioni (evidenziato in giallo nella Tavola 11).
Se si considerassero anche le circa 3.700 retrocessioni, il numero totale di operazioni che AMA S.p.A. dovrà gestire nel 2018 potrebbe superare le 65.000 operazioni.
Tavola 11 – Numero operazioni cimiteriali per tipologia di servizi cimiteriali, anni 2009-2017Fonte: AMA S.p.A. anno 2017* dati nuovo contratto
Secondo il nuovo contratto, basato sulla gestione di oltre 60.000 operazioni nel 2017 (Tavola 12), come riportato nell’allegato A, l’importo che AMA avrebbe dovuto ricevere, se il contratto fosse stato già in vigore nel 2017, sarebbe stato circa 10 milioni di euro al netto IVA, rispetto ai 7.336.886 euro previsti dal vecchio contratto (Delibera n. 74/2007) per i proventi derivanti dalle operazioni cimiteriali erogate ai cittadini.
È importante sottolineare che nel nuovo contratto è stato incluso il servizio di affido ceneri, per il quale AMA riceverà un rimborso da Roma Capitale di 45 euro per operazione. Tuttavia, nelle tariffe a copertura dei servizi pubblici a domanda individuale per il 2018, questa voce è stata eliminata. Di conseguenza, i cittadini non pagheranno direttamente il servizio, ma AMA lo includerà nel corrispettivo a carico dell’Amministrazione, come previsto dal contratto.
Tavola 12 – Numero di servizi da contratto per tipologia operazioni cimiteriali, per corrispettivo unitario e stima valore annuo 2017.Fonte: AMA S.p.A. *Retrocessioni e affido ceneri riferimento anno 2016
Entro il 31 gennaio di ogni anno, AMA si impegna a presentare la programmazione annuale delle attività relative ai servizi a canone svolti nell’anno di riferimento.
Il corrispettivo, liquidato su base mensile (con rendicontazione mensile e trimestrale), è quantificato annualmente in 13.896.490 euro, a cui si aggiunge l’IVA al 22% pari a 3.057.227,80 euro, per un totale complessivo di 16.953.717,80 euro.
A seguito dell’entrata in vigore del nuovo contratto sui servizi cimiteriali, nel bilancio di previsione di Roma Capitale, attraverso la variazione di bilancio n. 5 del 24 maggio 2018, sono state rideterminate le voci in entrata, come illustrato nel seguente schema:
che quelle di spesa:
Il Comune di Roma, in fase di bilancio di previsione, definirà il piano pluriennale degli investimenti per i servizi cimiteriali. Inoltre, AMA S.p.A., su determinazione dirigenziale del Dipartimento Tutela Ambientale, potrà assumere il ruolo di stazione appaltante per la realizzazione del piano degli investimenti approvato dall’Assemblea Capitolina.
6 – Novità su servizi di riscossione di tutti gli incassi cimiteriali
Come è noto, i proventi derivanti dai servizi cimiteriali sono stati internalizzati a seguito della delibera n.77 del 14 novembre 2017, che ha stabilito gli indirizzi programmatici e le linee guida per la predisposizione del Contratto di Servizio tra Roma Capitale e AMA S.p.A. Per quanto riguarda l’articolo 11, è specificato che AMA S.p.A. agisce come Agente contabile esterno per la riscossione.
Il nuovo Contratto di Servizio[7] avrebbe dovuto prevedere il processo di re-internalizzazione, a partire dal 1° luglio 2018, degli incassi dei ricavi[8] , con l’obiettivo di far confluire direttamente nelle casse dell’Amministrazione Capitolina i proventi cimiteriali. Questa operazione avrebbe dovuto semplificare il controllo dei flussi economici. Tuttavia, il processo di internalizzazione non è stato avviato. Il Dipartimento Tutela Ambientale non dispone delle competenze e delle risorse umane necessarie per gestire questo processo, per cui una soluzione possibile sarebbe quella di centralizzare la riscossione delle entrate presso il Dipartimento delle Risorse Economiche.
Dai dati estratti ad ottobre 2018 da BI Explorer (Tavola 13), il database della Ragioneria Generale, emerge un quadro preoccupante per alcune voci di entrata del bilancio del Dipartimento Ambiente, relative ai proventi da servizi cimiteriali e concessioni di loculi, con 14 milioni di euro di entrate non ancora accertate. Questo contribuisce insieme ad altre voci alla bassa percentuale di accertamento del Dipartimento rispetto al previsionale. In sintesi, il processo di internalizzazione dei proventi dei servizi cimiteriali appariva non ancora avviato, nonostante fosse stata stabilita una data precisa nel nuovo Contratto di Servizio (vedi nota7).
Tavola 13 – Entrate del dipartimento tutela ambientale, anni 2016-2018Fonte: Ragioneria Generale, l’accertato 2018 è riferito a dati estratti dal BI Explore ad ottobre 2018.
Dall’analisi dei documenti contabili e delle delibere menzionate, emerge la necessità di approfondire l’entità delle maggiori entrate riscosse da AMA nel periodo 2007-2017 rispetto alle previsioni contenute nella delibera 74 del 28 febbraio 2007, relative ai ricavi da proventi derivanti dalle concessioni cimiteriali di aree e loculi, dalle operazioni cimiteriali erogate a favore dei cittadini richiedenti e dalle attività svolte dall’agenzia di onoranze funebri e dal trasporto (Tavole 4, 5, 6). In sintesi, il differenziale di 42,7 milioni di euro tra l’importo previsto nel contratto e quello effettivamente riscosso per i proventi derivanti dalle operazioni cimiteriali e cremazioni, insieme al differenziale di 20 milioni di euro relativo ai proventi da concessioni cimiteriali di aree e loculi, rappresentano importi non ancora chiariti, come evidenziato nei residui contabili.
Particolare attenzione dovrebbe essere dedicata alla voce di bilancio “proventi derivanti dalle attività svolte dall’agenzia di onoranze funebri e dal trasporto“, che, sebbene mostri una riduzione dell’importo in bilancio rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio, sembra mostrare la differenza assegnata alla voce “altri ricavi funebri e cimiteriali” a partire dal 2013.
AMA S.p.A. avrebbe dovuto gestire una contabilità separata per i servizi cimiteriali regolati dal contratto, distinta dal bilancio complessivo della società, al fine di consentire la rilevazione dei costi e ricavi del settore specifico. Tuttavia, è emersa una carenza di controllo, anche da parte dell’amministrazione capitolina, riguardo alla mancanza di un rendiconto dettagliato che avrebbe permesso di determinare il costo effettivo del servizio cimiteriale e, quindi, eventuali differenziali a debito o a credito. Il bilancio svolge una funzione informativa e comunicativa cruciale, in quanto fornisce informazioni sulla consistenza e sulle prospettive di un’azienda a soci, creditori e altri soggetti che potrebbero entrare in contatto con la società.
Sarebbe quindi necessario internalizzare tempestivamente la riscossione delle tariffe dei servizi funebri e cimiteriali al Dipartimento delle Risorse Economiche, possibilmente con il supporto della società di riscossione di Roma, per consentire il recupero diretto delle entrate cimiteriali nelle casse dell’Amministrazione Capitolina, come previsto dall’articolo 11 del nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale e AMA per la gestione dei servizi cimiteriali nel periodo 2018-2023, approvato dalla Giunta Capitolina in conformità con gli indirizzi strategico-operativi e le linee di indirizzo predisposte dal Dipartimento Tutela Ambientale e adottate dall’Assemblea Capitolina con la deliberazione n. 77 del 14 novembre 2017.
Inoltre, sarebbe opportuno prevedere un trattamento sanzionatorio più severo in caso di falsificazione delle scritture contabili, considerato che tale reato è un chiaro indicatore di fenomeni corruttivi (legge 27 maggio 2015, n. 69, contenente disposizioni relative ai delitti contro la pubblica amministrazione, alle associazioni mafiose e al falso in bilancio). Per le partecipate, ad esempio, non dovrebbe essere ammesso alcun condono per l’uso di fatture false o altri artifici contabili.
Nel 2022 sono stati modificati dalla Giunta Gualtieri gli articoli 11 e 17 del contratto di servizio tra Roma Capitale e AMA S.p.A., regolante la gestione dei servizi cimiteriali, come stabilito dalla Deliberazione Giunta Capitolina n. 99/2018 (Giunta Raggi). A partire dal 31 marzo 2022, con l’internalizzazione degli incassi, AMA S.p.A. opererà “in nome e per conto” di Roma Capitale per la riscossione delle entrate derivanti dalle concessioni di aree e loculi e dalle operazioni cimiteriali. I pagamenti da parte degli utenti avverranno esclusivamente tramite il canale PagoPA, sul conto corrente intestato a Roma Capitale. Una volta implementate le attività, Roma Capitale sarà il beneficiario della riscossione di tutti i proventi, che verranno accreditati sul conto corrente postale come indicato su PagoPA.
AMA continuerà a gestire l’attività amministrativa per conto di Roma Capitale, fornendo report dettagliati sui pagamenti, le statistiche di incasso suddivise per anno e tipologia di entrata, e ogni altra informazione richiesta dall’Amministrazione. Di conseguenza, AMA cesserà di svolgere il ruolo di Agente Contabile Esterno che ricopriva precedentemente.
Attualmente il contratto di servizio tra Roma Capitale a AMA S.P.A. per la gestione dei Servizi Cimiteriali è in proroga tecnica prevista fino a 31 marzo 2025.
Note:
[1] Per effetto della legge (legge 15 maggio 1997 n. 127) i soggetti erogatori dei servizi pubblici locali devono essere regolati da contratti di servizio.
[2] Da evidenziare che tale quota verrà stabilita anno per anno dal Consiglio Comunale, in fase di definizione ed approvazione del piano degli investimenti, tenuto anche conto degli effetti prodotti sugli investimenti medesimi, dalle concessioni trentennali in scadenza nel corso del precedente esercizio.
[3] Non sono pubblicati sul sito di AMA i report statistici degli anni 2008-2009
[4] Delibera di giunta comunale n° 74 del 28 febbraio 2007 prorogato poi al 31 luglio 2017 con varie delibere di giunta: la n° 86 del 28 aprile 2017, la n° 169 del 28 luglio 2017.
[5] A partire dal 03 ottobre 2011 AMA S.p.A., a seguito di un verbale sottoscritto con Roma Capitale, ha incassato poi direttamente i proventi derivanti dalle concessioni cimiteriali di aree e di loculi e dalle operazioni cimiteriali ferma restando la titolarità dei suddetti proventi in capo a Roma Capitale.
[6] Bando Consip prestazioni di servizi alle pubbliche amministrazioni per l’abilitazione di fornitori alla categoria dei servizi cimiteriali e funebri.
[7] Il nuovo Contratto di Servizio è formato dalla delibera e allegato 1, allegato A, allegato B, allegato C, allegato D, allegato E e allegato F.
[8] Trattandosi di servizi a domanda individuale, i costi sono coperti da tariffe collegate al servizio richiesto da parte dell’utenza approvate con deliberazioni in materia di tariffe adottate dagli organi collegiali dell’Amministrazione Capitolina. Criteri di adeguamento delle tariffe al mutato potere di acquisto della moneta: la variazione di tariffa per i servizi, viene riveduta annualmente al 1° gennaio, tenendo conto delle variazioni percentuali registrate all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie, gli impiegati ed operai, ovvero le tariffe sono adeguate in funzione del tasso di inflazione programmato per l’anno in esame senza necessità di ricorrere ad un ulteriore provvedimento di Giunta Capitolina. Questo garantirà che il volume dei ricavi nel tempo si mantenga prossimo alle necessità per sostenere i costi del servizio, obbligando di fatto il gestore a creare efficientamento nella gestione del servizio, il differenziale di crescita dei costi reali rispetto a quelli programmati. Efficientamento che impegnerà non poco il gestore per servizi labour intensive, quali sono quelli cimiteriali; fermo restando che con deliberazione di Assemblea Capitolina si potrà comunque procedere alla modifica delle tariffe.
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