ACEA ATO2, fornisce il servizio idrico integrato nei comuni ricadenti all’interno
dell’ATO2, nel settore idrico, nel settore fognatura, nel settore depurazione; il contratto con Roma Capitale nel 2017 è previsto per quasi 42 milioni di euro.

ACEA ATO2, fornisce il servizio idrico integrato nei comuni ricadenti all’interno
dell’ATO2, nel settore idrico, nel settore fognatura, nel settore depurazione; il contratto con Roma Capitale nel 2017 è previsto per quasi 42 milioni di euro.

E’ almeno dal 1 gennaio del 1998 che Acea è affidataria in concessione “dei beni demaniali costituiti dalle strutture di illuminazione pubblica che costituiscono il presupposto tecnico impiantistico (…) necessario per la gestione del servizio di illuminazione pubblica“. Il contratto di servizio che ACEA ha stipulato con il Comune di Roma (nel lontano 2007 giunta Veltroni viene affidato fino al 2015 ad ACEA l’illuminazione pubblica ed artistica monumentale, poi con Alemanno viene ritoccato con scadenza fino al 2027 e infine con Marino viene integrato con il piano LED). Nei contratti di servizio che disciplinano i periodi 2005-2015 e 2011-2017 è espressamente indicato che il canone copre sia l’energia elettrica sia la manutenzione ordinaria e straordinaria secondo fattispecie ben definite. Fino al 2014 ACEA ha ricevuto un canone onnicomprensivo da destinare anche alla manutenzione straordinaria dell’illuminazione pubblica romana. Con il piano LED introdotto dal 2011, con le delibere n° 130 e 197, nel Contratto di servizio con ACEA si hanno importanti novità, ma tutte onerose per i cittadini romani. 
Il contratto di servizio che ACEA ha contratto con il Comune di Roma (nel lontano 2007 giunta Veltroni viene affidato fino al 2015 ad ACEA l’illuminazione pubblica ed artistica
monumentale, poi con Alemanno viene ritoccato con scadenza fino al 2027 e infine con Marino viene integrato con il piano LED) ammonta ad una cifra senz’altro considerevole ovvero quasi a 52 milioni di euro.

Analisi di bilancio di ACEA S.p.A. Continua a leggere
Premesso che l’oggetto sociale dell’azienda partecipata al 100% dal Comune riguarda la gestione del servizio di riscossione tributi per il Comune di Roma Capitale. Nella società la situazione ritrovata è abbastanza critica per mancanza da anni di azioni di indirizzo aziendale e di controllo vero da parte di Roma Capitale.
Oltre ad AMA per il servizio di contrasto all’evasione sulla TARI[1], sono due i Dipartimenti del Comune che usufruiscono dei servizi di Aequa Roma, il Dipartimento RE (Dipartimento Risorse Economiche) che chiede supporto per il contrasto all’evasione totale e/o parziale dell’ICI/IMU/TASI, contributo di soggiorno, alla bonifica e aggiornamento delle banche dati (tutti servizi delicatissimi e importantissimi) ecc.; il Dipartimento SE-AAPP (Dipartimento Sviluppo Economico, Attività Produttive e Agricoltura) per servizi di supporto allo sportello delle Imprese Pubblicitarie, alle verifiche in materia di impiantistica pubblicitaria al monitoraggio riscossione e al recupero del canone di pubblicità, alla conduzione del sistema SIAP ecc.; tutti servizi di riscossione che potrebbero essere svolti tranquillamente all’interno dei rispettivi Dipartimenti di Roma Capitale (visto che l’organico capitolino ammonta a 23 mila dipendenti) ma che in realtà costano al comune di Roma ulteriori 18 milioni di euro all’anno per il contratto di servizio con Aequa Roma, per 311 dipendenti i cui costi prevalenti sono proprio per il personale[2]. Continua a leggere
Leggi la mozione votata all’unanimità
Il movimento cinque stelle è contro i termovalorizzatori DA SEMPRE.
Nel Lazio, purtroppo, la gestione dei rifiuti è finalizzata alla ricapitalizzazione delle aziende che gestiscono impianti di TMV (Termovalorizzatori) WTE (waste to energy). La Regione Lazio (poichè saranno le singole Regioni a decidere dove costruire Termovalorizzatori) ha già preventivato con delibera di giunta n.572 del 2016, in osservanza della legge di stabilità 2015 e della riforma Madia, la cessione delle quote di Lazio Ambiente. Nella delibera si legge di una ricapitalizzazione della società funzionale alla cessione stessa delle quote e a questo va aggiunto che gli inceneritori saranno poi oggetto di revamping (l’aumento di capitale per il revamping sarebbe solo di 3,5 milioni di euro per la società LAZIO AMBIENTE, rispetto ai 5,8 milioni di euro per quello richiesto alla società EP SISTEMI S.p.A., (40% di proprietà AMA): le autorizzazioni all’esercizio saranno successivamente adeguate al famoso massimo carico termico possibile come previsto dallo Sbloccaitalia permettendogli di bruciare più rifiuti.
La Giunta regionale del Lazio, con la deliberazione n. 572 del 4 ottobre 2016, ha approvato l’operazione di cessione totale delle quote detenute dalla Regione Lazio in Lazio Ambiente S.p.A. e nella controllata EP Sistemi S.p.A, in sostituzione del percorso inizialmente indicato nel Piano operativo di razionalizzazione di cui al decreto del Presidente n. T00060/2015, quale migliore azione da intraprendere in termini di fattibilità tecnica, di coerenza con il piano di razionalizzazione, di prospettiva industriale nonché di effetti economici. Continua a leggere
Nel 2015 a Roma la produzione totale di rifiuti solidi urbani e assimilati è stata pari a 1.700.768 tonnellate. La raccolta giornaliera è pari, in media, a 4.660 tonnellate mentre quella pro capite è di 593 kg. L’analisi dei dati relativi alla raccolta differenziata indica che nel 2015 Roma Capitale ha differenziato il 41,2% del totale dei rifiuti prodotti. Ma quanto ha speso per garantire il servizio di raccolta?
Analisi stato patrimoniale
Premesso che il bilancio 2015 è stato chiuso con un utile di 800.000 euro, dall’esame dello stato patrimoniale emergono le seguenti criticità.
Partendo dalle Immobilizzazioni Immateriali, la prima voce che desta perplessità è l’importo speso per la comunicazione effettuata nei Municipi I e II per l’implementazione della raccolta differenziata rispetto al costo per la sua realizzazione: 804.011 nel 2015 di pubblicità a fronte di 384.240 come costi di ampliamento (hanno speso più a dire che a fare!). Continua a leggere
La Multiservizi è nata nel 1994 con una partecipazione interamente pubblica; negli anni 2000 sono subentrati due soci privati (Manutencoop e La Veneta Servizi s.p.a.).
Nel 2011 Roma Capitale ha ceduto la propria quota ad AMA S.p.A. Dal 2009 al 2013 Franco Panzironi è stato Presidente del Consiglio di Amministrazione della società. Continua a leggere
In data 7 agosto 2015, a causa delle perdite accumulate, è stato azzerato il capitale sociale di ATAC con contestuale ricostituzione dello stesso per 180 milioni di euro, di cui 40 milioni di euro in denaro e 140 milioni di euro in natura con conferimento di n. 18 treni metropolitani. Nel contratto di servizio ATAC sono descritti i servizi forniti e soprattutto il monitoraggio e il controllo dei servizi affidati. Ma quanto ci costa tutto ciò?

Quadro finanziario
Nel bilancio 2015 si evince un debito nei confronti di pool di banche per 182 milioni di euro.
Dall’esame della nota integrativa il primo elemento che risulta evidenziato riguarda il debito assunto da ATAC nei confronti di un pool di banche (Unicredit, Monte dei Paschi, Intesa SanPaolo e BNL) per un finanziamento di 182 milioni di euro in data 18 ottobre 2013 (mutuo denominato Linea di credito A). Continua a leggere
Le fondazioni e associazioni romane svolgono un ruolo importante per i cittadini e la società civile. Ma molto spesso possono rappresentare anche distrazioni di risorse pubbliche se non adeguatamente controllate. Leggi il documento.
Vi sono essenzialmente due tipi di fondazione:
Roma Capitale nel 2016 ha finanziato con quasi 35 milioni di euro alcune fondazioni.
La presente analisi, viene redatta come analisi esplorativa dei bilanci di esercizio al 31/12/2015 di alcune Fondazioni e Associazioni in cui vi sono partecipazioni finanziarie del Comune di Roma Capitale; pertanto, risulta finalizzata alla individuazione di elementi di bilancio che presentano “anomalie” per i quali viene consigliato un approfondimento nella contabilità dell’Ente di riferimento.
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OBIETTIVO – Monitoraggio e osservazioni per impegno di spesa 2016 del Dipartimento Lavori Pubblici SIMU per meglio pianificare il bilancio di previsione 2017.
Leggi il Documento presentato in commissione bilancio il 28 ottobre 2016.
Nel Comune di Roma per la gestione dei dati di bilancio si usa il sistema SAP- FI Financial Accounting – ovvero Finanza e Contabilità, un database comune a tutte le applicazioni e unico tra Roma Capitale e i singoli Municipi. Continua a leggere