Esperienza professionale – lavoro o posizione istituzionale ricoperta in Istat
Anno 2024
Il 10 luglio 2024 ho partecipato alla riunione dei Ministri dell’Occupazione e del Lavoro del G20 Women’s Empowerment Working per affrontare il tema della misurazione del lavoro di cura e dell’economia della cura a sostegno dell’uguaglianza di genere e dell’autonomia”. Relatrice, in lingua inglese, del lavoro istituzionale dal titolo “The italian experience in measuring the economic value of household production“.
Il 20 giugno 2024 sono stata invitata a partecipare alla 18ème colloque de l’ACN presso la sede dell’OCSE a Parigi. Relatrice, in lingua inglese, di un paper dal titolo “A proposal for a new classification to monitor actions that benefit the environment of Households, Enterprises, and Public Administration“. Questa pubblicazione ha come obiettivo principale di utilizzare una nuova classificazione ECO-SEA, una misura efficace per monitorare le politiche pubbliche, il comportamento delle imprese e i consumi delle famiglie a favore dei sei obiettivi ambientali. Attualmente manca un sistema per valutare e analizzare le azioni intraprese da questi tre attori economici principali nei confronti del cambiamento climatico. SDG Goal 9: Industry, innovation and infrastructure; SDG GOAL 13: Climate Action.
Il 16 maggio 2024 ho partecipato alla Conferenza annuale “interuniversity research centre on Sustainability Environmental Economics and Dynamics Studies (SEEDS)” che si è tenuta presso la Casa della Cultura e della Memoria a Marzabotto (Bologna). Relatrice, in lingua inglese, di un paper dal titolo “Eco-budget limitations in Italy: introducing a new policy indicator – General Government Expenditure Impact for Six Environmental Objectives as a Percentage of GDP” SDG GOAL 13: Climate Action. Questo studio evidenzia i limiti dell’Eco-bilancio italiano, così come definito nella Legge n. 196 del 31 dicembre 2009, in particolare riguardo alla possibile sottostima delle spese ambientali nel bilancio contabile. L’attuazione del Piano di ripresa e resilienza dell’Italia offre un’opportunità unica per rivedere lo stanziamento generale dello Stato per la spesa ambientale. L’obiettivo principale è migliorare l’“ECO budgeting” introducendo un nuovo indicatore per la definizione delle politiche: l’impatto della spesa delle amministrazioni pubbliche per sei obiettivi ambientali, espresso come percentuale del PIL. L’allineamento con l’Agenda delle Nazioni Unite per la lotta al cambiamento climatico e ai suoi impatti entro il 2030 potrebbe fornire una solida base per questo sforzo. Attraverso un’analisi approfondita dei dati di spesa governativa relativi a programmi e azioni, e utilizzando le descrizioni dei piani di gestione per esaminare la natura delle spese con implicazioni ambientali, è possibile effettuare una nuova stima della spesa ambientale, riclassificata in base al codice delle attività economiche ecosostenibili. Riconoscendo l’importanza dell’indicatore della “spesa netta” per la riduzione del debito, la spesa primaria dovrebbe essere espressa al netto delle spese sostenute per raggiungere i sei obiettivi ambientali, soprattutto per quelle relative agli sforzi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
Il 22 febbraio 2024 ho partecipato alla dodicesima Conferenza Annuale IAERE, che si tenuta presso l’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara. Relatrice, in lingua inglese, di un poster che mette in luce le attuali limitazioni dell’Eco-bilancio in Italia, attribuibili principalmente alla potenziale sottostima delle spese ambientali nella rappresentazione contabile. Come soluzione, viene avanzata la proposta, presentata al convegno, di una nuova riclassificazione del bilancio generale dello Stato basata su sei obiettivi ambientali.
Anno 2023
Nel 2023 ho elaborato, per il Comitato scientifico per le attività inerenti alla revisione della spesa una relazione inedita intitolata “Le azioni messe in campo dai ministeri nel 2022: un’analisi “certosina” ai fini della revisione della spesa“. La revisione della spesa pubblica, così come attualmente strutturata, ha prodotto risultati limitati. È necessario intervenire sulle modalità di formazione del bilancio dello Stato e sulla razionalizzazione della spesa, un aspetto che è stato oggetto di una specifica riforma prevista nel PNRR. Una sintesi di questo lavoro è stata pubblicata in un articolo peer-reviewed su lavoce.info, dal titolo “Nuovo approccio per una spending review efficace“.
Nel periodo giugno/dicembre 2023 sono stata incaricata dalla Fondazione Leone Moressa per l’osservatorio DOMINA alla stesura di un paragrafo “il valore aggiunto generato dalle famiglie (metodologia, dati, tendenze)” inserito nel Rapporto 2023 sul lavoro domestico. Il 20 gennaio 2023 ho partecipato alla presentazione del IV Rapporto annuale sul lavoro domestico organizzato da Domina (Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico) presso il Senato della Repubblica – Sala Zuccari.
ll 13 aprile 2023 ho ricevuto conferma dell’accettazione del paper per il Workshop “interuniversity research centre on Sustainability Environmental Economics and Dynamics Studies (SEEDS)” 4-6 Maggio che si è svolto presso il S.Lucia Auditorium dell’Università di Ferrara. Relatrice, in lingua inglese, slide, di un paper dal titolo “A proposal for a new classification to monitor actions that benefit the environment of Households, Enterprises, and Public Administration“. Lo studio è stato pubblicato nella collana working paper SEEDS (interuniversity research centre) propone l’adozione di una nuova classificazione, ECO-SEA – codificazione delle attività economiche ecosostenibili, e sottolinea la necessità di adottarla per raccogliere informazioni da lato delle imprese, famiglie e pubblica amministrazione. Questi attori economici investono in attività economiche ecosostenibili e contribuiscono a uno o più dei sei obiettivi ambientali previsti dalla nuova tassonomia europea. Un sistema di classificazione a livello di UE significherà avere un modo uniforme e armonizzato per determinare quali attività economiche possono essere considerate sostenibili. Ciò è essenziale per monitorare le azioni a favore del clima affinché l’UE diventi il primo continente climaticamente neutro entro il 2050, nonché per combattere con urgenza la perdita di biodiversità e altre sfide ambientali. Infine si propone di utilizzare tre nuovi indicatori quali: Eco PIL, Eco spesa della pubblica amministrazione ed Eco consumi delle famiglie utili per misurare le azioni a favore del clima da parte degli attori economici. Ciò aiuta anche a capire a che punto siamo nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per uno sviluppo globale sostenibile.
L’11 aprile 2023 ho partecipato alla “Call Istat – Laboratorio per l’innovazione” con una importante proposta di progetto dal titolo “Analisi dati contabili contenuti nei report ambientali dei bilanci d’impresa e nella piattaforma digitale Climate-ADAPT“. Obiettivo di ricerca è quello di: 1) utilizzare le fonti di dati amministrativi digitali che le imprese sono tenute a fornire attraverso il report di sostenibilità; 2) adottare una nuova classificazione “ECO list” – codificazione delle attività economiche ecosostenibili – necessaria per classificare il fatturato delle imprese per le sei azioni ambientali associate alle quattro condizioni generali che soddisfano i criteri di sostenibilità ambientale: “Attività economica ecosostenibile”; “Attività economica di transizione”; “Attività economica abilitante”; “Attività economica ammissibile”. Questa proposta è collegata alla proposta di utilizzo di una nuova classificazione ““ECO list classification system for sustainable economic activities” contenuta nell’allegato del paper presentato al workshop annuale SEEDS svolto all’Università di Ferrara il 5 maggio. Purtroppo l’esito della proposta “nonostante si tratti di un progetto interessante e di importante valore” la mia idea non è risultata fra quelle idonee “A causa del numero limitato di progetti ammissibili all’interno del LabInn, si è data priorità ai progetti con impatto maggiore sulla produzione statistica”.
Il 18 gennaio 2023 ho ricevuto conferma dell’accettazione del paper che ho scritto in lingua inglese per l’Undicesima Conferenza Annuale IAERE 23‐24 febbraio 2023, che si è tenuta a Napoli sintetizzato in un poster dove propongo un nuovo indicatore, l’ Eco-PIL (ECO-GDP), proprio per permettere ai politici di avere una misura smart del loro comportamento a favore della sostenibilità ambientale e soprattutto per capire a che punto siamo per raggiungere l’obiettivo Globale 9 (Industria) promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile dell’Agenda 2030.
Anno 2022
Il 13 ottobre 2022 il Comitato di indirizzo e valutazione per la ricerca tematica ha concluso la fase di valutazione dei progetti. Purtroppo il progetto proposto non ha ricevuto parere positivo come emerge dalla relativa scheda di valutazione dei 44 progetti presentati per effetto dei diversi criteri di valutazione stabiliti dal Comitato (soltanto 33 sono stati valutati positivamente dal comitato).
Il 17 giugno 2022 ho partecipato con due proposte di tirocinio alla procedura TF-RACCOLTA-2022 – RICOGNIZIONE TEMATICA TIROCINI CURRICULARI A.A. 2022-2023
- PROPOSTA TIROCINIO 1
- PT01 Titolo percorso tematico: Pil verde: una nuova misura della produzione e del valore aggiunto nei conti nazionali.
- PROPOSTA TIROCINIO 2
- PT02 Titolo percorso tematico: conto satellite della produzione industriale ambientale.
Il 31 maggio 2022 ho partecipato alla Call for Papers sulla 28a riunione del London Group on Environmental Accounting. Il titolo dell’articolo proposto è stato: “The information assets referred to industries for monitor the fight against climate change ” il documento evidenzia una nuova proposta metodologica da discutere per il London Group sulla contabilità ambientale e la necessità di raccogliere informazioni strategiche per limitare gli impatti sui cambiamenti climatici da parte delle imprese. Ho sottolineato che le statistiche ufficiali a livello internazionale hanno dedicato un conto in particolare quello dei beni e servizi ambientali (Egss – Conti di settore dei beni e servizi ambientali). Il problema evidenziato è che questo conto ha avuto un limite importante perchè si è concentrato solo sul valore dell’offerta di beni e servizi che servono direttamente a fini ambientali, indipendentemente da chi li produce. Le imprese, invece, hanno un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici e rappresentano gli attori principali più rilevanti che contribuiscono alle emissioni di gas climalteranti. Il regolamento europeo 852/2020 sulla nuova “Tassonomia per la finanza sostenibile” introduce l’obbligo per le industrie di indicare la quota delle proprie attività in linea con la tassonomia europea, per determinare quali attività contribuiscono in modo sostanziale agli obiettivi del Green Deal. Nella proposta italiana è stato suggerito uno schema concettuale associato ai sei obiettivi ambientali a cui è collegata un’attività economica, riportando un esempio semplificato di una tavola finale di attività economica qualificabile come prodotto interno lordo ecosostenibile e verde, definito ECOGDP/GreenGDP. Inoltre, è stata proposta una nuova classificazione Istat–ECO – codifica attività economica ecosostenibile. Purtroppo la proposta non ha soddisfatto tutti i prerequisiti necessari per l’accettazione dei documenti da parte del London Group (leggi email).
L’8 aprile 2022, a seguito della partecipazione alla consultazione tematica sulla seconda rilevazione multiscopo del Censimento Permanente delle Imprese in modalità online, svoltasi mercoledì 30 marzo 2022, ho inviato un contributo per il Censimento permanente delle imprese, Macro area – consultazione tematica 9 sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e sicurezza, con tre allegati A–B–C. In particolare con l’inserimento di una o più domande specifiche da inserire nel questionario del censimento permanente delle imprese, si possono analizzare e codificare i dati secondo la tipologia di attività economica prevalente (NACE) legata a quella ecosostenibile di appartenenza (proposta di una nuova classificazione ECO – codificazione dell’attività economica ecosostenibile), che può essere tutto sostenibile o solo parzialmente sostenibile o completamente insostenibile, e quindi il fatturato del prodotto verrà scomposto nelle sue varie fasi di produzione in base al contributo verde dell’attività economica prevalente e al prodotto (magari con l’ausilio dell'”EU Ecolabel” si possono anche riclassificare i prodotti dell’azienda), per conoscere la quota di sostenibilità della produzione e dei singoli prodotti necessari per misurare correttamente il PIL ‘verde’ legato a una crescita sostenibile e inclusiva nella prospettiva del quadro dei conti nazionali.
Il 28 marzo 2022 è stato chiesto di inserire nel quadro strategico e nel piano delle attività dell’Istat il nuovo progetto “Pil verde: una nuova misura della produzione e del valore aggiunto nei conti nazionali” che è stato presentato alla call sul tema “L’Italia post Covid-19: effetti temporanei e permanenti della pandemia”.
Nell’ambito della call sul tema “L’Italia post Covid-19: effetti temporanei e permanenti della pandemia” aperta fino al 04 marzo 2022, ho proposto un progetto di ricerca strutturato tematico dal titolo “Pil verde: una nuova misura della produzione e del valore aggiunto nei conti nazionali” (sulla intranet dell’Istat).
Dal 23 Febbraio 2022 faccio parte del progetto di Employee Advocacy dell’Istat per dare voce e volto dell’Istituto, nell’ottica di amplificare ed estendere sui canali social i contenuti statistici ed avvicinare alle attività dell’Istituto nazionale di statistica sempre più persone, in particolare i non addetti ai lavori.
Anno 2021
Nel 2021 in quanto parte dell’iniziativa – ID 1649 CE – Attività di coordinamento statistico e rappresentanza istituzionale nella Direzione Centrale di Contabilità Nazionale (DCCN). I temi di analisi di ricerca oltre sui fenomeni socio-economici e di sostenibilità ambientale, sviluppando collaborazioni di ricerca su temi di primaria importanza, mi sono interessata anche di seguire la revisione del Sistema europeo di Conti – relativamente all’argomento in esame “Unpaid Household Service Work”. Ho partecipato alla procedura di selezione dei 15 candidati per il Comitato Direttivo per il ruolo di componente dello Standard Setter Board. Ho partecipato al seminario “Un sistema di contabilità accrual unico per le pubbliche amministrazioni: la struttura di governance della rgs e la riforma prevista nel PNRR“. Nello stesso periodo ho proposto una versione aggiornata del conto satellite delle famiglie dal titolo “Il valore della produzione familiare in un conto satellite di contabilità nazionale” (versione bozza).
Anno 2020
Nel 2020 ho fatto parte dell’iniziativa – ID 1649 CE – Attività di coordinamento statistico e rappresentanza istituzionale nella Direzione Centrale di Contabilità Nazionale (DCCN). I temi di analisi svolti sono stati oltre a quelli relativi ai fenomeni socio-economici, sviluppando diverse collaborazioni di ricerca su temi di primaria importanza quali redditi, povertà, misure di disuguaglianza, finanza e debito pubblico, comparazioni internazionali in particolare sulla composizione delle entrate pubbliche rispetto a quelle consolidate della pubblica amministrazione (nota pubblicata sul proprio sito web personale).
Nell’ambito dell’esperienza dell’analisi del bilancio del Comune di Roma ho partecipato all’analisi dei “I parametri di deficitarietà strutturale dei Comuni. Una proposta” articolo sottoposto a referaggio e pubblicato su rivista compresa nell’elenco ANVUR delle riviste scientifiche (aree 12, 13 e 14) “Economia e Politica” pubblicazione registrata con ISSN 2281-5260. Nell’ambito della finanza locale ho collaborato alla pubblicazione dell’articolo “Anche gli enti locali soffrono” sottoposto a referaggio e pubblicato nel sito “Lavoce.info” il 27 aprile 2020. Il 4 maggio 2020 ho partecipato alla selezione di esperti per ricoprire la posizione di componente dello Standard Setter Board del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato così come istituito con Determina del Ragioniere generale dello Stato n. 35518 del 5 /3/2020. Il 20 ottobre 2020 ho sottoposto ai vertici dell’Istat questa proposta di ricerca per il progetto “Per una misura del Pil ‘buono’ della crescita sostenibile e inclusiva del Next Generation EU all’interno dei conti nazionali”. Tra gli obiettivi preposti vi è stata la necessità di valutare la congruità dei progetti presentati nei Piani nazionali per la ripresa, non solo nei limiti dei temi progettuali presentati ma ampliare la classificazione a tutte le fonti utilizzate dalla contabilità nazionale per la elaborazione dei conti economici saranno classificati con un codice specifico legato alle 12 dimensioni e ai 17 obiettivi dell’agenda 2030 e la resilienza (PNRR – Recovery and Resilience Plan), sulla base dei criteri di monitoraggio per suddividere il Pil “buono” della crescita sostenibile e inclusiva, dal Pil “cattivo”.
Anno 2019
Nel 2019 ho fatto parte dell’iniziativa ID 672 CE Attività di coordinamento statistico e rappresentanza istituzionale nella Direzione Centrale di Contabilità Nazionale (DCCN). I temi di analisi svolti sono stati concentrati oltre sui fenomeni socioeconomici, sviluppando diverse collaborazioni di ricerca su temi di primaria importanza quali redditi, povertà, misure di disuguaglianza, finanza e debito pubblico, comparazioni internazionali anche sulla composizione della spesa pubblica centrale, rispetto a quella consolidata della pubblica amministrazione, con la pubblicazione di un articolo scientifico dal titolo “Una fotografia della spesa pubblica italiana” pubblicato sulla rivista compresa nell’elenco ANVUR delle riviste scientifiche (aree 12, 13 e 14) “Economia e Politica”. I temi di analisi svolti in ambito del debito pubblico hanno permesso la pubblicazione di un’ulteriore articolo scientifico su “Come misurare il debito pubblico” articolo sottoposto a referaggio e pubblicato su internet nella rivista compresa nell’elenco ANVUR delle riviste scientifiche (aree 12, 13 e 14) “Economia e Politica” registrata con ISSN 2281-5260. Ho collaborato alla redazione della pubblicazione “1°Rapporto sui tempi di vita quotidiana” ISTAT edizione 2019, nella collana e-book TEMI LETTURE STATISTICHE (ISBN 978-88-458-1971-1) curando il paragrafo 1.3.
Anno 2018
Nel 2018 ho fatto parte dell’iniziativa ID 672 CE – Attività di coordinamento statistico e rappresentanza istituzionale nella Direzione Centrale di Contabilità Nazionale (DCCN). I temi trattati sono stati concentrati sui fenomeni socio-economici, sviluppando diverse collaborazioni di ricerca su temi di primaria importanza quali redditi, povertà, misure di disuguaglianza, finanza e debito pubblico, comparazioni internazionali. Da alcuni anni pubblico i contributi scientifici di analisi socio-economica sul blog personale per offrire, tra l’altro, un’analisi ampia di finanza pubblica come ad esempio il Piano degli indicatori e dei risultati del rendiconto di un ente locale come previsto dal D.lgs. 118/2011. Sono stata coinvolta nell’elaborazione di indicatori relativi al lavoro domestico non retribuito, nell’ambito di questa ricerca ha permesso la redazione di un paragrafo in fase di pubblicazione del rapporto sui tempi di vita quotidiana. Nell’ambito delle comparazioni internazionali ho partecipato alla ricerca su indicatori statistici europei con la pubblicazione di un articolo sugli “Squilibri europei e indicatori statistici: una proposta di integrazione” nella rivista compresa nell’elenco ANVUR delle riviste scientifiche (aree 12, 13 e 14) “Economia e Politica” registrata con ISSN 2281-5260. Nell’ambito della ricerca sul debito pubblico ho partecipato alla pubblicazione di un articolo scientifico su “La misura corretta del debito pubblico“ articolo pubblicato nella rivista compresa nell’elenco ANVUR delle riviste scientifiche (aree 12, 13 e 14) “Economia e Politica” registrata con ISSN 2281-5260.
Anno 2017
Nel 2017 presso la Direzione Centrale di Contabilità Nazionale (DCCN) ho elaborato i microdati dell’indagine Uso del Tempo TUS 2008-2009 e 2013-2014 procedendo quindi alla valorizzazione della produzione familiare come previsto nel capitolo 3 delle linee guida UNECE – Raccomanded Output-valorizzazione della produzione familiare come percentuale del PIL per la stesura del Capitolo 1 “Il lavoro non retribuito e il valore della produzione familiare” da pubblicare in un e-book Istat. E’ stato chiuso positivamente il lavoro della task force UNECE per la stesura delle linee guida “Guide on Valuing Unpaid Household Service Work” con la pubblicazione definitiva a dicembre 2017 curando la redazione del capitolo 4 del documento in rappresentanza dell’Italia.
Anno 2016
Nel 2016 presso la Direzione Centrale di Contabilità Nazionale (DCCN) ho coordinato la redazione del capitolo 4 (OECD, Eurostat, Inghilterra, Canada, Finlandia, Australia) all’interno della guida sulla valutazione dei servizi domestici non retribuiti prestati dai membri della famiglia e consumati all’interno della stessa famiglia e i servizi di volontariato. Ho seguito i lavori della Task Force UNECE affrontando i temi legati alle seguenti attività: a) preparazione di un inventario degli approcci usati per la valutazione dei servizi non retribuiti prestati all’interno della famiglia nei Conti satellite sulla produzione familiare; b) analizzare i diversi approcci nazionali; c) individuare le migliori pratiche adottate per essere raccomandate e le loro implicazioni per la raccolta dei dati; d) pianificare il Progetto sulle linee guida riguardo la valutazione dei servizi non retribuiti prestati all’interno della famiglia.
Anno 2015
Nel 2015 ho ricevuto l’incarico relativo allo svolgimento di uno studio progettuale per la definizione della fattibilità di un prototipo di conto satellite della produzione familiare. A seguito dell’ordine di servizio ODS 79 13 sono stata collocata alle dirette dipendenze del Direttore Centrale di Contabilità Nazionale. Ho partecipato alla manifestazione di FORUM PA 2015. A seguito dell’intervento al meeting Task Force on Valuing Unpaid Household Service Work, mi è stato conferito l’incarico di coordinare il capitolo 4 (Chapter 4: The structure of household satellite accounts: OECD, Eurostat, Canada, Switzerland, USA, Finland, Australia) all’interno della guida sulla valutazione dei servizi domestici non retribuiti prestati dai membri della famiglia e consumati all’interno della stessa famiglia e i servizi di volontariato (Guide on Valuing Unpaid Household Service Work). Nello stesso anno ho ricevuto l’incarico di professore a contratto presso la Facoltà di Medicina e psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma con la formula “docente in convenzione ente” presso la Facoltà di Medicina e psicologia, titolare di insegnamento “economia” nella laurea magistrale di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni.
Anno 2014
Nel 2014 ho curato, per la parte di mia competenza, i risultati dello stock di capitale umano (market e non market) in Italia, i cui contenuti del metodo sono stati pubblicati nella collana e-book dell’Istituto Nazionale di Statistica ( Il valore monetario dello stock di capitale umano in Italia – Anni 1998-2008” Istat, Collana: Letture statistiche -Temi – Anno di edizione: 2014). Nell’ambito del Progetto “conto satellite produzione familiare” ho effettuato una ricognizione delle varie iniziative europee e di altre esperienze di misura adottate in altri paesi internazionali e ho predisposto un’analisi dei metodi di misura anche in vista della produzione familiare non di mercato secondo quanto previsto dal nuovo sistema europeo di conti economici nazionali (SEC2010).
Anno 2013
Nel 2013 nell’ambito del progetto “Sviluppo delle valutazioni del capitale umano, naturale e sociale” ho elaborato i microdati dell’indagine sulle forze di lavoro; ho trattato i dati amministrativi del MIUR per costruire una matrice a tre dimensioni di studenti iscritti per ciascun anno di iscrizione. Sempre per lo stesso progetto, ho sviluppato una nuova applicazione del metodo Jorgenson-Fraumeni per la stima del capitale umano non di mercato. Al Convegno su come “Misurare il capitale umano – Esperienze e prospettive” sono stata relatrice dei risultati dello stock di capitale umano (market e non market) in Italia i cui contenuti del metodo sono stati pubblicati anche nella collana e-book dell’Istituto Nazionale di Statistica.
Anno 2012
Nel 2012 sono stata responsabile del Progetto di ricerca “Studi di fattibilità di un conto satellite sulla produzione familiare”. Il presente lavoro rientrava tra gli obiettivi strategici a breve termine (2010-2012) dell’Istituto Nazionale di Statistica, in particolare per il progetto “Sviluppare un sistema integrato di misurazione del benessere” in cui è stato inserito il sottoprogetto “Sviluppo delle valutazioni del capitale umano, naturale e sociale”. In occasione del Convegno SIS dal titolo “Prendere decisioni: il ruolo della statistica per la conoscenza e la governance” ho partecipato alla ricerca “Nuovi scenari e sfide della Statistica di fronte alla crisi: sviluppo di fonti statistiche e base dati a livello territoriale” (pag.164)
In qualità di responsabile del progetto di “Studi di fattibilità di un conto satellite sulla produzione familiare”, nel seminario interno DCCN “Studi sul capitale umano” tenutosi a gennaio 2012, in veste di relatore, ho presentato le linee guida metodologiche di costruzione del conto satellite sulla produzione familiare. Nel medesimo seminario ho curato gli aspetti applicativi illustrati nella presentazione per “La contabilità del Capitale umano: l’applicazione del metodo Jorgenson – Fraumeni”.
Sono stata nominata referente Istat per l’anno 2012 del servizio CSA per il trattamento dei dati dell’indagine sull’Uso del tempo e per l’indagine dei prezzi al consumo, finalizzati alla costruzione del conto satellite della produzione familiare per l’anno 2008.
Anno 2011
Nel 2011 sono stata fortemente coinvolta nei lavori preparatori per calcolare il capitale umano secondo il metodo J-F per il progetto “sviluppo di studi trasversali sul capitale umano e il capitale sociale. Sono stati elaborati indicatori relativi al lavoro domestico non retribuito, nell’ambito di questa ricerca ho presentato, il primo prototipo del conto satellite sulla produzione familiare in Italia al Workshop SIS-VSP “Valorizzazione e responsabilità sociale della statistica pubblica” dove ho presentato, in veste di relatore, il paper “How the Household Production Enriches GDP: A New Opportunity for the Policy”.
Ho inoltre ricevuto parere favorevole dal Gruppo di lavoro del Progetto “Oltre il Pil” per il contributo “Un nuovo indicatore per le policy: la produzione familiare nei conti nazionali” dove è stato inserito nel programma del Workshop “Benessere, sostenibilità e qualità della vita: misura, analisi, valutazione, interpretazione”.
Nell’ambito del progetto di ricerca finalizzato allo “studio di fattibilità di un conto satellite sulla produzione familiare” ho elaborato un prototipo di conto satellite sulla produzione familiare per il 2002, la cui elaborazione si è spinta fino alla realizzazione di un conto risorse impieghi esteso alla produzione familiare. Un primo prototipo di conto satellite è stato pubblicato nel working paper n°155 “La produzione domestica: il valore aggiunto generato dalle famiglie” presso l’Università La Sapienza di Roma.
Nell’ambito del progetto di ricerca sulla produzione familiare sono state approfondite le attività di volontariato di cui alcune considerazioni sono state presentate all’ISTAT nell’incontro con il Prof. SALOMON, nel documento “Some consideration about the CNEL/ISTAT documento per la valorizzazione economica del lavoro volontario nel settore non profit” .
Ho partecipato al Seminario SPES – Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio “Misurazione del volontariato e del suo impatto economico e sociale” il 25 ottobre 2011, in cui in veste di relatore ho presentato “Il volontariato nella produzione familiare”.
Su richiesta del Presidente Istat è stato fatto un confronto Italia/OECD sugli studi preliminari che incorporano le stime della produzione familiare di servizi non-market nei confronti internazionali sul benessere materiale.
Anno 2010
Nel 2010 ho proseguito l’attività del Progetto “L’impatto del regolamento della Commissione europea per il trattamento della stagionalità nell’HICP dell’abbigliamento”. Nell’ambito del progetto mi sono occupata di sviluppo di metodologie, analisi e documentazione per gli indici dei prezzi al consumo. Ho partecipato, in qualità di promotore e coordinatore insieme alla d.ssa Riccardini, alle attività informali per lo sviluppo di una piattaforma web 2.0 sulla misurazione del benessere, con l’obiettivo di coinvolgere i ricercatori dell’Istat e di stimolarli a produrre output sull’argomento in modo cooperativo, accogliendo contributi liberi senza limitazioni di posizioni gerarchiche istituzionali. Le tematiche affrontate sono state: misurazione del benessere a livello macro (ad esempio quello definito nella commissione Fitoussi-Stiglitz-Sen), in particolare conti nazionali e misure integrative del PIL; qualità della vita; sostenibilitá; disuguaglianze; misurazione del benessere a livello meso (ad esempio una comunità territoriale, un gruppo di imprese/settore territorialmente analizzate, un gruppo di individui di un territorio); misurazione del benessere a livello micro (ad esempio la propria organizzazione di lavoro). Nell’ambito della misurazione del benessere a livello ‘meso’ ho sviluppato alcuni indicatori di benessere secondo un’ottica della tassonomia OCSE. La tematica affrontata è stata la misurazione dell’efficienza e del risparmio energetico dal titolo “Quali indicatori di benessere selezionare in un ottica di tassonomia OCSE Misuriamo l’efficienza e il risparmio energetico“. Nell’ambito della misurazione del benessere a livello ‘macro’, con riferimento alle disuguaglianze ha sviluppato la definizione di reddito familiare equivalente quale indicatore spazio-temporale per l’analisi del benessere economico familiare. Ha partecipato alla discussione sulla scelta degli indicatori di qualità sociale ed ambientale necessari per le politiche pubbliche. Con riferimento al benessere economico familiare nell’ambito della Decima Conferenza Nazionale di Statistica ha presentato un Poster Scientifico dal titolo “Per un conto satellite sulla produzione familiare”. Ha sviluppato una proposta su come “la nostra società deve essere sottoposta ad un check-up completo”, per analizzare tutte le dimensioni del benessere e del progresso sociale, diagnostichi i malanni di cui soffre e stabilisca cure adeguate, con l’obiettivo di rimetterla in forma al più presto e garantire che il suo stato di salute migliori e soprattutto non peggiori nel tempo. Ho partecipato ad un gruppo di ricerca che ha analizzato i microdati dell’indagine della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane. Da queste analisi sono scaturiti due articoli pubblicati sul sito LaVoce.info. Il primo presenta le curve della crescita del reddito dei pensionati e il secondo analizza un modello di micro simulazione per valutare l’impatto dell’introduzione della cedolare secca sugli affitti delle abitazioni.
Anno 2009
Nel 2009 sono stata responsabile del Progetto “L’impatto del regolamento della Commissione europea per il trattamento della stagionalità nell’HICP dell’abbigliamento”. Durante tale periodo sono stata coinvolta nella realizzazione di vari rapporti sull’indagine dei prezzi al consumo dove sono state fatte un’insieme di analisi non standard sugli indici dei prezzi al consumo, realizzati a partire dai microdati dell’indagine nei 20 comuni capoluogo di regione e riguardanti le mancate risposte, le sostituzioni di prodotto, i cambiamenti delle quantità rilevate, gli sconti, gli indicatori impliciti di qualità, gli indici dei prezzi per tipologia distributiva degli esercizi commerciali, la distribuzione dei prezzi rispetto alla fissazione di soglie attraenti, gli indici per sottoinsiemi di prezzi omogenei, i confronti territoriali dei livelli di prezzo, la frequenza di variazione dei prezzi.
Anno 2008
Nel 2008 sono stata sempre responsabile del progetto di ricerca “valutazione della matrice dei margini di trasporto” dove sono stata fortemente coinvolta nei lavori eseguiti per la Relazione generale sulla situazione economica del Paese per l’anno 2008 curando la stima degli indici dei prezzi dell’output delle branche produttive: trasporti ferroviari, stradali, marittimi ed aerei per la costruzione dei conti nazionali a prezzi costanti; mi sono occupata in particolare dell’elaborazione ed analisi della produzione e valore aggiunto, a cadenza annuale delle stime delle branche dei trasporti e delle branche dei servizi alle famiglie. In qualità di responsabile del progetto di ricerca “analisi dei dati di impresa e valutazione della matrice dei margini di trasporto” ho coordinato ed elaborato la costruzione delle matrici dei margini di trasporto in occasione della relazione economica, e ne è scaturita una pubblicazione nei contributi Istat.
Anno 2007
Nel 2007 sono stata sempre responsabile del progetto di ricerca “valutazione della matrice dei margini di trasporto”. In occasione della Relazione generale sulla situazione economica del Paese per l’anno 2007 ho coordinato ed elaborato gli aggregati economici per l’analisi e la stima della produzione e del valore aggiunto dei seguenti settori: alberghi e pubblici esercizi, trasporti, magazzinaggio, ausiliari del trasporto, servizi sanitari, istruzione e servizi ricreativi. Sono stata responsabile della stima degli indici dei prezzi dell’output delle branche: trasporti ferroviari, stradali, marittimi ed aerei per la costruzione dei conti nazionali a prezzi costanti. Il lavoro svolto è stato apprezzato dal Direttore di contabilità nazionale ricevendone una lettera di ringraziamento (prot. n°212 del 2007). Ho coordinato ed ha elaborato la costruzione delle matrici dei margini di trasporto in occasione della relazione economica. In occasione delle stime dei conti territoriali ho predisposto le procedure informatiche per la progettazione e l’impianto dell’intero processo di stima del valore aggiunto dei servizi di mercato a livello provinciale ed ho eseguito l’elaborazione dei dati ai fini della loro pubblicazione e diffusione. In occasione delle stime dei conti territoriali mi sono occupata della progettazione ed impianto della procedura adottata per la stima del valore aggiunto dei servizi di mercato a livello regionale. Ho partecipato al gruppo di lavoro informale presso il CNEL sulle “statistiche merci” avente lo scopo di migliorare le statistiche esistenti quali le statistiche portuali e progettare una nuova indagine sulle imprese manifatturiere e sulla distribuzione per conoscere meglio i flussi origine-tratto-destinazione delle merci trasportate.
Anno 2006
Nel 2006 sono stata responsabile del progetto di ricerca “valutazione della matrice dei margini di trasporto”. In occasione della Relazione generale sulla situazione economica del Paese per l’anno 2006, con cui il Dipartimento di Contabilità Nazionale ha diffuso i dati secondo lo schema del Sistema Europeo dei Conti Economici Integrati (SEC95) e con la nuova base 2000, ho curato: la costruzione delle matrici dei margini di trasporto per tipologia (terrestri, marittimo e aereo) ed ho elaborato la stima della produzione e del valore aggiunto dei settori: alberghi e pubblici esercizi, trasporti, magazzinaggio, ausiliari del trasporto, servizi sanitari, istruzione e servizi ricreativi. Sono stata responsabile della stima degli indici dei prezzi dell’output delle branche: trasporti ferroviari, stradali, marittimi ed aerei per la costruzione dei conti nazionali a prezzi costanti, ho coordinato ed elaborato la costruzione delle matrici dei margini di trasporto in occasione della relazione economica ed ho apportato sostanziali miglioramenti metodologici per la costruzione della matrice dei margini di trasporto.
Anno 2005
Nel 2005 nell’ambito del progetto di ricerca “valutazione della matrice dei margini di trasporto”, l’attività di ricerca svolta è stata incentrata principalmente sulla revisione dei Conti Economici Nazionali che si è conclusa in occasione della Relazione generale, con cui il Dipartimento ha diffuso i dati di contabilità nazionale secondo lo schema Sistema Europeo dei Conti Economici Integrati (SEC95) e con la nuova base benchmark 2000. In questa fase sono stata responsabile dell’elaborazione e analisi per la “valutazione della matrice dei margini di trasporto” ed ho coordinato ed elaborato la costruzione delle matrici dei margini di trasporto in occasione della relazione economica. In occasione della revisione degli aggregati di contabilità nazionale ho apportato notevoli cambiamenti alla metodologia di costruzione della matrice dei margini di trasporto producendone un nuovo elaborato matriciale. In veste di relatore, ho partecipato al seminario “Il sistema dei trasporti in Italia e l’informazione statistica” curandone la parte relativa a “I trasporti e l’economia italiana” da cui è scaturita una pubblicazione negli Annuari ISTAT. Con deliberazione (n°128) del Direttore del Dipartimento, ho partecipato al gruppo di lavoro “progettazione del sotto-sistema delle indagini sui prezzi alla produzione dei servizi nel settore dei trasporti”. In occasione delle stime dei conti territoriali per l’anno 2005 ho predisposto le procedure informatiche per la progettazione e l’impianto dell’intero processo di stima del valore aggiunto dei servizi di mercato a livello regionale; eseguendo altresì l’elaborazione dei dati ai fini della pubblicazione.
Anno 2004
Nel 2004 sono stata sempre responsabile del progetto di ricerca “valutazione della matrice dei margini di trasporto”. Ho coordinato ed elaborato la costruzione delle matrici dei margini di trasporto in occasione della Relazione annuale sulla situazione economica del Paese del 2004. Mi sono occupata dell’elaborazione ed analisi della produzione e valore aggiunto, a cadenza annuale, delle branche dei servizi alle famiglie market e delle branche dei trasporti, nonché dell’elaborazione di alcuni deflatori del settore trasporto merci.
Anno 2003
Nel 2003 sono stata responsabile del progetto di ricerca “valutazione della matrice dei margini di trasporto” ed ho coordinato ed elaborato la costruzione delle matrici dei margini di trasporto in occasione della Relazione annuale sulla situazione economica del Paese del 2003 e sono stata incaricata di elaborare la matrice dei margini di trasporto. Mi sono occupata dell’elaborazione ed analisi della produzione e valore aggiunto, a cadenza annuale, delle branche dei servizi alle famiglie market e delle branche dei trasporti e dell’elaborazione di alcuni deflatori del settore del trasporto merci. Ho ricevuto un ringraziamento dal Direttore Centrale della Contabilità Nazionale (lettera prot. N°251) per lo spirito di massima collaborazione e assoluta correttezza e tranquillità con cui ho partecipato ai lavori per la Relazione Economica del 28 febbraio 2003.
Anno 2002
Nel 2002 mi sono state conferite le principali attività e responsabilità per elaborare una nuova stima del valore aggiunto e della produzione del settore del trasporto marittimo coerente con i dati della nuova bilancia dei pagamenti elaborata dalla Banca d’Italia. Lo studio di ricerca ha compreso anche un’analisi delle caratteristiche degli indicatori di produzione disponibili a livello infrannuale e della loro coerenza con gli indicatori relativi all’input di lavoro (unità di lavoro e ore lavorate). Ho partecipato ai lavori per la Relazione annuale sulla situazione economica del Paese del 2002.
Anno 2001
Nel 2001 sono risultata vincitrice del progetto di ricerca “SEC95/QUATER” per la durata di diciotto mesi. Ho partecipato alla realizzazione del paper in lingua inglese “Innovationsonpriceindexoftheoutput offreighttransportonroad” per il 16th Voorburg Meeting” Producer Price index Session ed ho presentato nel Settembre del 2001 in Svezia, in qualità di relatore, i risultati e gli avanzamenti metodologici conseguiti, descrivendone una prima esperienza di costruzione dell’indice dei prezzi dell’output del settore trasporto di merci su strada in Italia. Mi sono occupata della progettazione ed impianto della procedura adottata per la stima del valore aggiunto dei servizi di mercato a livello provinciale e a cadenza annuale. In merito al progetto di revisione dei conti regionali ho ricevuto una lettera di encomio e di ringraziamento (protocollo n°101 del 2001) per l’impegno profuso nello studio delle problematiche specifiche riguardanti le stime del valore aggiunto del terziario di mercato nonché nell’organizzazione e nell’implementazione del software necessario. In occasione della Relazione annuale sulla situazione economica del Paese del 2001 sono stata incaricata di predisporre una nuova metodologia per la stima dei margini di trasporto svolgendo una attività di coordinamento per l’utilizzo dei dati sui conti economici delle imprese nell’ambito del progetto “Analisi dei dati d’impresa e valutazione dei margini di trasporto”. Mi sono occupata dell’elaborazione ed analisi della produzione e valore aggiunto, a cadenza annuale, delle branche dei servizi alle famiglie market e dei trasporti.
Anno 2000
Nel 2000 sono stata fortemente coinvolta nel lavoro di coordinamento dell’unità operativa “Produzione dei servizi di mercato” – OBS/C della Direzione Centrale di Contabilità Nazionale, in occasione della Relazione generale sulla situazione economica del Paese edizione del 1999. Ho curato la stesura dei paragrafi relativi alla costruzione delle matrici dei margini di trasporto e ai settori alberghi e pubblici esercizi, trasporti, magazzinaggio, ausiliari del trasporto e istruzione per l’inventario PNL (EUROSTAT) sulle fonti e i metodi della Contabilità Nazionale italiana per il SEC95. Ho partecipato alla realizzazione del capitolo 2 dal titolo “I trasporti e l’economia nazionale” in Statistiche dei Trasporti del 1999, pubblicato nell’Annuario n°1 del 2001. Sono risultata vincitrice del progetto di ricerca “SEC95/QUATER” per la durata di 1 anno. Ho collaborato ai lavori per la conferenza “ La nuova Contabilità Nazionale tenutosi all’Istat il 12-13 gennaio 2000, con due documenti: “Le matrici dei margini di trasporto” e “Alcune innovazioni sugli indici di prezzo dell’output dei servizi”. Sono stata particolarmente coinvolta nel lavoro di revisione dei conti nazionali conclusi con la Relazione generale con cui il Dipartimento ha diffuso i dati di contabilità nazionale secondo il nuovo Sistema Europeo dei Conti Economici Integrati (SEC95) e con la nuova base 1995.
Come risulta dal Piano Operativo Annuale del 2000 sono stata responsabile dei seguenti progetti di ricerca ed elaborazioni:
-Matrice spese trasporto tavola input-output 1995 (studio progettuale);
-Analisi dati di impresa valutazione margini di trasporto;
-Produzione e valore aggiunto trasporti a livello regionale a cadenza annuale;
-Produzione e valore aggiunto servizi destinati alle famiglie a livello nazionale a cadenza annuale;
-Produzione e valore aggiunto dei trasporti a livello nazionale a cadenza annuale.
Anno 1999
Nel 1999 con deliberazione del presidente n°18/P del 14/1/1999, sono stata chiamata a far parte del gruppo di lavoro avente il compito di “studiare le problematiche legate alla costruzione dei conti nazionali a prezzi costanti secondo il SEC95 e di effettuare il passaggio alla base 95”. In tale contesto mi sono occupata della stima degli indici dei prezzi dell’output delle branche: trasporti ferroviari, stradali, marittimi ed aerei. Sono risultata vincitrice del progetto di ricerca “SEC-Bis prof. a” per la durata di 2 anni. In attuazione del contratto di ricerca “Adeguamento al nuovo SEC dell’attuale set informativo elaborato dalla Contabilità Nazionale ed elaborazione di nuovi conti a livello nazionale, regionale e provinciale” sono stata assunta dall’Istat per il progetto “Analisi dei dati di impresa, e valutazione dei margini di trasporto”. Il progetto in oggetto ha permesso avanzamenti metodologici di rilievo nella stima delle matrici per ciascuna tipologia di trasporto, apprezzati anche in sede internazionale, ed è risultato di massimo interesse per l’area operativa “Formazione del prodotto”, Offerta di beni e servizi, unità operativa beni, ricevendone una lettera di ringraziamento ed encomio, protocollo n° 538 del 26-5-99, per il lavoro svolto. In tale contesto ho fornito i livelli di quattro matrici di margini per ciascuna tipologia di trasporto per la predisposizione della tavola Input-Output del 1992. Sono stata responsabile dei seguenti progetti di ricerca ed elaborazioni come risulta dal Piano Statistico Nazionale del 1999:
-Analisi dei dati di impresa e valutazione dei margini di trasporto;
-Produzione e valore aggiunto trasporti a livello nazionale a cadenza annuale;
-Produzione e valore aggiunto trasporti a livello nazionale a cadenza trimestrale.
Anno 1998
Nel 1998 ho approfondito lo studio sul “Manuale dei Conti Economici dell’agricoltura e della Silvicoltura (REV.1 EUROSTAT – 1997 – Lussemburgo) in collaborazione con il Dott. Ciaccia (Primo ricercatore Istat – Responsabile dei Conti Economici dell’agricoltura CEA); titolo della ricerca “Conseguenze della revisione del SEC sulla metodologia dei Conti Economici dell’Agricoltura e della Silvicoltura, per una prima applicazione nei conti del nostro paese”. Nel 1998 sono stata coinvolta (lettera protocollo n° 446 del 3-4-98), nei lavori per la Relazione generale sulla situazione economica del Paese interessandomi delle stime delle branche dei trasporti. Ho contribuito ai lavori di revisione generale dei conti economici nazionali e di adozione del nuovo SEC95 (Sistema Europeo di Conti Economici), occupandomi della costruzione delle matrici ausiliarie relative al complesso del settore trasporti, necessarie per realizzare la tavola input-output a 92 settori di cui ho curato anche la definizione delle righe delle branche produttive dei trasporti. Ho contribuito con il lavoro “Le matrici dei margini” par. 1.7 “i margini di trasporto” alla presentazione “La revisione dei conti nazionali e l’adozione del SEC95: i principali elementi innovativi” (Luisa Picozzi), WORKSHOP ”Valenza innovativa del SEC95” Quinta Conferenza Nazionale di Statistica 11-12-13 novembre 1998, Palazzo dei Congressi, Roma. Sono stata autrice di alcuni paragrafi della pubblicazione “Il reddito delle famiglie agricole. Un’analisi dinamica e strutturale per il decennio 1984-93”. Serie Argomenti n° 11, ISTAT, 1998, Roma.
Il 22-06-1998 con lettera di conferimento di incarico di missione ho impartito ai rilevatori le necessarie istruzioni sulla modalità di raccolta dei dati e sui quesiti contenuti nei questionari per l’indagine sui risultati economici delle aziende agricole presso la Regione Marche.
L’ 08-06-1998 con lettera di conferimento di incarico di missione ho impartito ai rilevatori le necessarie istruzioni sulla modalità di raccolta dei dati e sui quesiti contenuti nei questionari per l’indagine sui risultati economici delle aziende agricole presso Ancona.
Il 28-05-1998 con lettera di conferimento di incarico di missione ho impartito ai rilevatori le necessarie istruzioni sulla modalità di raccolta dei dati e sui quesiti contenuti nei questionari per l’indagine sui risultati economici delle aziende agricole presso regione Calabria e Toscana.
Anno 1997
Nel 1997 mi sono occupata da subito dell’elaborazione ed analisi della produzione e valore aggiunto, a cadenza annuale e trimestrale, delle branche dei trasporti. Durante il primo anno di attività, inoltre, ho lavorato contemporaneamente con l’unità operativa “Conti Economici Agricoltura”, dove ho studiato l’evoluzione delle attività secondarie dell’agricoltura, con particolare attenzione all’agriturismo, progettando un questionario per l’indagine pilota su tale attività; nell’ambito di tale area sono stata incaricata, d’intesa con il “Servizio Agricoltura”, dello svolgimento delle istruzioni sulle modalità di rilevazione dei dati e sui contenuti dei quesiti dell’indagine annuale sui “Risultati economici delle aziende agricole”, presso le Regioni Marche, Toscana e Calabria. Da giugno a settembre del 1997 mi sono occupata dell’organizzazione e realizzazione del seminario dal titolo “I redditi delle famiglie agricole”, dove, in veste di relatore, ho curato, soprattutto, la parte relativa alla metodologia e le fonti statistiche utilizzate. Ho partecipato in collaborazione con il Dott. G. Perrella, allora ricercatore presso l’ENEA, Dipartimento Energia per il progetto di ricerca finalizzato allo studio di alcuni indicatori di efficienza energetica nel settore agricolo. L’analisi faceva parte di una ricerca più ampia curata dall’Enea nell’ambito di un progetto comunitario sul “SAVE/EnR”.
Nel periodo 1995-1996 sono risultata vincitrice di 3 progetti di stage che ho svolto presso l’ISTAT gratuitamente:
1) Miglioramento della metodologia e delle stime relative al calcolo del Reddito Globale delle Famiglie Agricole, tutor Dott. Domenico Ciaccia 1 stage. Da giugno a settembre del 1997 mi sono occupata dell’organizzazione e realizzazione del seminario dal titolo “I
redditi delle famiglie agricole”, dove, in veste di relatore, ho curato, soprattutto, la parte relativa alla metodologia e alle fonti statistiche utilizzate.
2) Analisi delle stime di Contabilità Nazionale sulle seconde posizioni lavorative. Attualità dei metodi di stima ed eventuali modifiche, tutor Dott.ssa Antonella Baldassarini; 2 stage 3 stage
3) Ricognizione ed analisi delle più interessanti soluzioni presenti sul mercato, in relazione alle modalità di interazione tra utenti e basi di dati statistiche (Interfacce), tutor Dott. Ennio Fortunato. 1 stage .
Nel biennio 1995-1996, oltre ai normali compiti di ufficio, ho concluso con profitto i progetti di stage ed ho arricchito notevolmente la mia esperienza professionale. Ho concluso i lavori dei tre progetti con un rapporto finale e due pubblicazioni ufficiali. Ho partecipato a numerosi corsi di formazione professional.
Nel 1995 ho svolto attività di ricerca universitaria per le principali tematiche/competenze professionali possedute presso l’università “Federico II”. Ho partecipato all’attività di ricerca coordinata dal Prof. Arnaldo Cervo, finalizzata all’approfondimento del “Sistema Agro-Alimentare in Italia”, in particolare, ho analizzato la parte relativa ai principi di internazionalizzazione di alcuni prodotti tipici meridionali presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
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